La Ternana fa tombola, al Tombolato. Con un ambo, per un tris di vittorie e il quinto posto in classifica.
Ora basta così: le abbiamo dette tutte così non le ripetiamo più. E possiamo concentrarci su quello che abbiamo visto in campo.
Intanto partiamo da un dato, che di per sé ha dello “storico”: mai la Ternana di Lucarelli era riuscita a vincere 3 partite di seguito. Fare un filotto - se pur non pazzesco - significa scalare le posizioni e cominciare a pensare in grande. In linea insomma con quelle che erano i sogni di inizio stagione.
La Ternana mostra di avere continuità, di cominciare ad avere un’identità precisa. Sa disinnescare l’avversario, sa aspettare, sa accendersi quando c’è bisogno. E’ una Ternana diversa da quella che Lucarelli aveva spolverato in SerieC, ma è diversa la categoria e diversi gli interpreti. La Ternana ha saputo adattarsi e cambiare. E’ una Ternana omogenea nei suoi effettivi. Per la prima volta Lucarelli ripropone dall’inizio la stessa squadra della partita precedente. Ma poi quando cambia (o è costretto a cambiare) la qualità dei giocatori non cambia, anzi rischia anche di migliorare. Donnarumma, Cassata, Diakitè. Per non parlare di Celli e Ghiringhelli. La Ternana cambia pelle ma non cambia il suo tasso di qualità. E anche questa - se vogliamo - è una bella novità.
La Ternana è solida. E’ difficile - se non ci pensa lei stessa con qualche indecisione che rimane - preoccuparla. Quando, raramente, il Cittadella arriva al tiro ci pensa Iannarilli. Ma i pericoli maggiori sono arrivati per due interventi al limite di Di Tacchio e Diakitè (dopo uno svarione di Mantovani). Per il resto controllo e ripartenze. Ora la Ternana è questa.
Va detto: non è divertente. Rimane divertente vedere il risultato. Ora è divertente vedere la classifica. E’ esaltante vedere la giocate talentuose centellinate quando da Palumbo, Partipilo, Donnarumma o Cassata.O da Corrado, Agazzi o Colulibaly. La Ternana ha cambiato mentalità: pensa a difendersi perché sa che lì davanti i giocatori sono in grado di mettere in difficoltà chiunque. Ha raggiunto (o sta raggiungendo) una solidità evocata tutta la passata stagione.
Ma siamo sicuri allo stesso modo che Lucarelli, mentre si gode il presente, stia pensando anche al futuro. Senza snaturare questo equilibrio ritrovato la strada tracciata ha bisogno anche di evoluzione. Mettere certezze su certezze. Ne faceva accenno proprio lo stesso Lucarelli in conferenza stampa, a maggior ragione sarà un tema in più quando rientrerà prima Falletti e poi Pettinari. Quando Rovaglia, Spalluto e Raul Moro saranno ancora più al dentro del mondo rossoverde. Palumbo ha dimostrato di essere decisivo in ogni zona del campo, anche in un ruolo che lui stesso non si sente cucito addosso. Lucarelli dovrà essere bravo (e convincente) da poter permettere a questa Ternana di posizionare Palumbo in mezzo a un altro giocatore offensivo in avanti. Un po’ come è successo oggi con l’ingresso di Cassata.
Nel frattempo la Ternana vince. Con solidità ed efficacia. Sale in classifica e sa di avere ancora margini. La rosa sta dando le giuste risposte a Lucarelli e con le vittorie si continua a lavorare meglio. La Ternana si gode la classifica ma sa che tutto questo non è scolpito nella pietra. Siamo all’inizio di ottobre, siamo quarti in classifica. Siamo solidi e siamo convinti che ci siano ancora ampi margini. E’ solo una sensazione: ma una bella sensazione. Di speranza e di fiducia. Per un sogno. Il futuro, forse è proprio il caso di dirlo, è davanti. In tutti i sensi!

Sezione: Editoriale / Data: Sab 01 ottobre 2022 alle 16:30
Autore: Ternananews Redazione
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