Dalla trasferta di Frosinone sono scaturite le stesse discussioni provocate, in senso buono e meno buono, dal pareggio ottenuto dalla Ternana sul campo del Lecce.

"Un punto guadagnato o due punti buttati"?

Probabilmente questo dibattito ha un senso relativo, perché alla fine quello che è contato realmente è l' aver superato indenni una trasferta sulla carta proibitiva giocando anche una discreta partita, specie nel secondo tempo.

Certo, l' aver avuto per un tempo e mezzo il vantaggio dell' uomo in più senza essere riusciti a sfruttarlo annacqua in qualche maniera la soddisfazione del pareggio ottenuto in rimonta contro i gialloblù ciociari, ma non bisogna dimenticarsi lo spessore della squadra che avevamo di fronte, certamente non l'ultima delle arrivate e, come tale, ugualmente pericolosa anche in inferiorità numerica.

Un Lucarelli abbastanza contrariato dall'esito dell'incontro parlerà al termine dell' incontro di una Ternana che non riesce a diventare "grande" e che quindi dovrà accontentarsi solo della salvezza.

Probabilmente il mister rossoverde avrà voluto dare ai suoi ragazzi soltanto una bella lavata di capo, consapevole che possono effettivamente fare e dare molto di più.

Ed in fondo è quello che ci si aspetta adesso dalle Fere.

La Ternana finora ha dimostrato di essere adeguatamente attrezzata per un campionato tosto come quello della cadetteria, anche se ancora non ha assunto una veste definitiva.

È come se i ragazzi viaggiassero a corrente alternata, fluttuando tra momenti di impaccio (che spesso sono costati anche cari) e slanci di grande personalità, conditi di gol e spettacolo.

È solo sotto questo aspetto che si può definire non del tutto positivo il pareggio di Frosinone, perché una squadra consapevole dei propri mezzi avrebbe fatto in modo di approfittare della superiorità numerica per centrare il bersaglio grosso.

Ma non è che i rossoverdi non ci abbiano provato, solo che non l'hanno fatto con il giusto atteggiamento, andando invece spesso ognuno per conto proprio senza la necessaria convinzione.

Ed è proprio qui che  devono migliorare: nel cercare di acquisire la totale consapevolezza dei propri mezzi, che sicuramente sono superiori alla media generale della Serie B.

La classifica va bene e non sembrano esserci grossi problemi per centrare l'obiettivo minimo della salvezza, anche se tutti sappiamo perfettamente che in serie B bastano due risultati positivi o negativi consecutivi per cambiare le carte in tavola completamente.

Ma questa squadra, per come è stata costruita, per gli investimenti che la società ha effettuato, per i giocatori che ha a disposizione e per il gioco che a tratti sa esprimere, può ragionevolmente puntare più in alto.

Perché precludersi questa possibilità?

E allora è lecito chiedere alla Ternana di diventare "grande".

Magari a cominciare da venerdì sera, allorché le Fere incroceranno le armi con un'altra delle favorite del torneo, il Benevento di Fabio Caserta, attualmente quarto in classifica e reduce da ben tre vittorie consecutive.

Ecco, battere i giallorossi campani significherebbe acquisire forse in maniera definitiva quanto meno quel ruolo di "mina vagante" che sembrerebbe essere il più congeniale per i rossoverdi, un ruolo che, oltre a permettere alla Ternana di togliersi qualche bella soddisfazione, non le precluderebbe la possibilità di agganciare le posizioni più nobili della classifica (senza altro dire per scaramanzia).

Certo, non sarà facile.

Il Benevento, al di là di qualche scivolata, fa parte di quel ristretto lotto di squadre attrezzate per il salto di categoria, con giocatori di indubbio talento (su tutti il nazionale peruviano Lapadula, 8 reti realizzate sinora) e un' intelaiatura di notevole spessore e certamente non verrà a Terni per fare una passeggiata, ma per centrare possibilmente il quarto successo consecutivo.

Al cospetto di cotanto avversario i rossoverdi, dunque, avranno la ghiotta occasione per cercare di fare quel salto di qualità da tutti auspicato, ma soprattutto per acquisire una volta per tutte quella mentalità da "grande" a tratti espressa in maniera così convincente, ma troppe altre volte ricacciata indietro da errori, cali di concentrazione e ingenuità sinceramente inspiegabili.

Purtroppo l'orario scomodo e le previste avverse condizioni atmosferiche terranno ancora una volta lontano il grande pubblico dal Liberati.

Non si ripeterà quindi la straordinaria partecipazione di tifosi rossoverdi offerta in quel del Benito Stirpe di Frosinone, né quella prevista per il prossimo 19 dicembre in occasione di "una certa partita" della quale meglio e più diffusamente si discuterà in seguito ...

L' impegno infrasettimanale di Coppa Italia del 14 dicembre contro il Venezia obbligherà pertanto la Ternana a disputare una partita casalinga verosimilmente davanti a non più di 3.000 spettatori.

Ed è un vero peccato.

Ma la speranza è che, a prescindere anche dalle importanti defezioni previste in rosa (Palumbo e forse Falletti su tutti), le Fere riescano finalmente a togliersi la maschera, cominciando a indossare quei panni di "grande" che appaiono sicuramente più congeniali alla squadra allenata da Cristiano Lucarelli.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 09 dicembre 2021 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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