Per noi il risultato più giusto era il pari. La Ternana ha giocato anche bene, nonostante le tantissime assenze. Nonostante sia arrivato anche il settimo forfait con l’infortunio a gara in corso di Ghiringhelli. E c’è da fare applausi a tutti per l’abnegazione. Non certo per il risultato. Per il fatto di aver mollato dopo aver subito il 2-0, quando ancora mancava un quarto d’ora. Perché non si può mollare mai, perché le partite possono cambiare anche in sessanta secondi, figuriamoci in 20 minuti. La Ternana, come abbiamo avuto modo di dire, è stata penalizzata dalle scelte arbitrali. E in un contesto delicato come quello del derby, dove i dettagli sono ancora più importanti e in un momento così delicato come quello che stava vivendo la Ternana a livello di infortuni fanno ancora più male.
E fa male la sconfitta. Fa malissimo. Per tanti motivi:
1 motivo: è un derby. Perdere è brutto. Perdere 3-0 è orribile. Non si può mollare, anche se perdi 2-0. Non si può prendere il terzo gol. Non si può non avere una reazione veemente. E’ vero che c’è stato il tiro di Falletti e soprattutto il gol di Defendi, ma potevamo anche aspettarci di più, soprattutto per quanto visto nel primo tempo
2 motivo: il carattere. Questa squadra ha dimostrato di avere qualità, di saper andare oltre ai propri limiti, di non pensare agli assenti, ma di fronte alle bastonate ulteriori subite oggi abbiamo avuto la sensazione che si fosse sgonfiata e demoralizzata. E’ vero che certe cose demoralizzerebbero chiunque, ma in un derby questo non può succedere. Capiamo il momento di sconforto, ma perdere 3-0 contro questo Perugia è ancora più demoralizzante.
3 motivo: l’ambiente. Ora che il derby è passato con questa sconfitta vediamo che conseguenze avranno le ferite. Sia quelle vere e proprie che quelle che arriveranno come ripercussioni. Altri due infortuni: Ghiringhelli (ginocchio) e Mantovani (caviglia). Rischiamo di perderli per un tempo lungo, speriamo di no. E si aggiungono agli altri che di sicuro non recupereranno a brevissimo. Almeno è tornato Donnarumma… Ma la situazione di emergenza continua in casa rossoverde. E sapere che ora si dovrà inseguire per riprendersi il posto ai playoff è ancora più difficile. Perché poi da ora in poi l’umore - che poteva innalzarsi con la vittoria nel derby - sarà sotto i tacchi e la piazza penserà a Bandecchi che lascia, ai nuovi eventuali compratori eccetera eccetera. Già sui pullman per Perugia non si parlava d’altro, già durante questa settimana si è affacciato qualcuno al Liberati, già Bandecchi ha detto “questo sarà il mio ultimo derby”. Ora chi la frena l’onda? E che conseguenze avrà per la classifica? Appunto…
4 motivo: la classifica: la sconfitta fa uscire definitivamente la Ternana dalla zona playoff. Un punto sotto il Palermo insieme a Modena e Parma. La zona playout rimane a debita distanza, ma il Perugia che sta lottando proprio per non retrocedere è sotto di 5 punti. Quindi bisogna stare attenti. Recuperare posizioni in classifica è possibile, ma non facile. Questa Ternana è sfortunata, anche se di sfortuna nel calcio non si deve mai parlare. Ma se guardi da vicino le cose è difficile trovare un sinonimo.
5 motivo: il gioco. La cosa più brutta, nel calcio, è perdere quando si gioca discretamente. Non far arrivare i risultati quando la prestazione c’è. La prestazione a nostro avviso c’è stata anche oggi. E i tre punti non sono arrivati. Come non sono arrivati contro il Cosenza e contro il Parma. Altre due buone partite ma senza la vittoria. Tra arbitri e mira la Ternana torna a casa invece che con 7 punti con 2 soltanto. Datele 5 punti in più, senza andare troppo lontano e vedete la differenza. Il problema è che questi punti non ci sono e che per motivare questa squadra farle credere che il percorso è giusto non sarà semplice, soprattutto questa settimana per Andreazzoli e il suo staff.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 18 febbraio 2023 alle 18:45
Autore: Ternananews Redazione
vedi letture
Print