Bella Ternana a Cremona, ma è arrivata ugualmente una sconfitta.

Magari immeritata, visto il volume di gioco sviluppato dai "nostri" specie nel secondo tempo;  ma è noto che le partite si vincono buttando dentro il pallone.

La Cremonese lo ha fatto, le Fere no.

Tutto qui il succo della trasferta nella terra del torrone e dei violini.

Semmai c'è da chiedersi come mai i rossoverdi faticano tanto a fare gol, soprattutto gli attaccanti.

Ad oggi Donnarumma e Pettinari, accolti come autentici colpi di mercato, hanno discretamente deluso le aspettative, specie l' ex centravanti del Brescia, dal quale era lecito attendersi molto di più che un solo gol, realizzato peraltro su calcio di rigore.

Meglio i giovanotti, Mazzocchi e Capone, anche se non credo che possano rappresentare la panacea di tutti i mali offensivi della Ternana.

Ma questa astinenza è a da attribuirsi solo al momento poco felice delle punte o ad altre cause?

A ben guardare e, in particolare, a giudicare da quello che si è visto sinora, l' impressione è che l' attaccante centrale qualche volta sia troppo isolato, soprattutto se la manovra non si sviluppa per linee esterne o se si finisce col privilegiare il pallone lungo.

Meglio in caso di fraseggio stretto in velocità, dove la qualità del singolo può fare la differenza; e di qualità i rossoverdi ne hanno in abbondanza (vedi Falletti-Partipilo).

Ma, al di là di queste banali disquisizioni tecniche, secondo alcuni autorevoli esegeti calcistici rimane l' impressione che a questa Ternana manchi veramente la punta col fiuto del gol, in grado di buttarla dentro alla prima occasione.

Tanto per intenderci, uno come quel Lorenzo Lucca che sta trascinando il Pisa al comando della classifica a forza di reti sfondate.

E questo certo non dipende dalle scelte tecniche dell' allenatore, che, anzi, ha sempre cercato di provarle tutte.

Allora la sterilità offensiva delle Fere dipende da scelte sbagliate in sede di calcio mercato?

E qui si torna al ragionamento iniziale circa le qualità indiscusse ed indiscutibili di Donnarumma e di Pettinari...

Come si possono mettere in dubbio le doti di due giocatori che, fino a prova contraria, hanno sempre fatto molto bene il loro mestiere?

E allora, visto che un attaccante di razza non può essersi improvvisamente dimenticato di come si fanno i gol, perché non concedere alle nostre punte in questione almeno il giusto tempo per ritrovare la vena smarrita?

In fondo, abbiamo aspettato Daniele Vantaggiato per un anno prima di riscoprirlo in tutto il suo valore e, venendo a tempi più recenti, abbiamo solo di recente eletto a beniamino Sorensen dopo averlo letteralmente cotto sulla graticola nel corso delle prime tre partite.

Insomma, forse il portare un po' più di pazienza potrebbe giovare a tutto il sistema.

Il campionato è ancora alle battute iniziali e la Ternana sta ancora cercando la sua identità definitiva.

Passato l'inevitabile scotto del noviziato, sono arrivati 7 punti in 3 partite e una sconfitta del tutto immeritata al cospetto della seconda forza del campionato, dopo aver preso la Cremonese a pallonate per tutto il secondo tempo (!); questo quanto meno significa che la Ternana non sarà condannata a fare il ruolo della vittima predestinata per tutto il torneo, ma che, una volta raggiunta una sua identità ben definita, potrà centrare senza patemi l'obiettivo minimo prefissato alla vigilia: una tranquilla salvezza.

Poi si vedrà...

Intanto la sosta per gli impegni della nazionale in Nations League giunge a proposito per tirare una primo, sia pure approssimativo, bilancio e, soprattutto, per meglio curare i difetti emersi dalle prime sette giornate del campionato.

Dopodiché si arriverà ad un primo, suggestivo test buono per capire le reali potenzialità delle Fere: la. trasferta di Lignano Sabbiadoro contro l'ultima della classe, il Pordenone, avversario, almeno sulla carta, alla portata della Ternana, dopo aver affrontato tutta una serie di squadre di tutt'altro spessore.

Ma mai pensare che in serie B esistano partite dall' esito scontato.

Perché potrebbe essere il più grossolano degli errori.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 06 ottobre 2021 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
vedi letture
Print