Dal rigore fallito con la maglia del Chieti nello spareggio per la promozione in C1 a Cesena che regalò la promozione alla Ternana a ds della stessa società. Luca Leone ritrova il rossoverde ad una carriera di distanza. Lo fa con un ruolo diverso e soprattutto con la maglia rossoverde sotto la giacca. 
Leone ha esperienza, come dichiarato da Bandecchi nelle sue dichiarazioni. In A in B e C. E proprio in serie C e in B ha firmato un miracolo chiamato Lanciano che gli ha aperto le porte della serie A, con il Pescara.
Che calcio predilige Leone? “A me piacciono le squadre con molti giovani”, questo ha dichiarato in una lunga intervista a Gianluca Di Marzio, non molto tempo fa. E con i giovani è riuscito a centrare grandi traguardi.
Quello che potrebbe ripetere a Terni, con la consapevolezza che la proprietà è solida e ambiziosa. 
48 anni, ex trequartista di provincia (classico numero 10 dal piede fatato), pescarese purosangue: da quando si seduto sulla poltrona di direttore sportivo del club biancoceleste ha contribuito all’aumento del patrimonio tecnico della stessa società mettendo a segno diverse operazioni di mercato importanti come l’acquisizione a titolo definitivo di Machin, Kanoutè, Gravillon e Mancuso. 
I giovani sono da sempre l’arma in più di Leone che già ai tempi del Lanciano ha saputo individuare “ragazzi” di talento. Due su tutti Nicola Leali e Luigi Sepe. O se preferite gli attaccanti: Falcinelli e Marilungo. Ma ha saputo avere “occhio” e coraggio anche con gli allenatori avendo puntato tutto su Roberto D’Aversa affidandogli la panchina del club rossonero, mentre ancora era team manager “posso sbagliare l’allenatore, non l’uomo”, non ha sbagliato nulla. 
A proposito di allenatori anche Carmine Gautieri, che a Terni non ha lasciato un grande ricordo, a Lanciano ha fatto bene proprio con Leone ds.
Crede nel gruppo, crede nel lavoro. Ora aspettiamo che il Pescara lo possa liberare.

Sezione: Copertina / Data: Dom 23 dicembre 2018 alle 22:49
Autore: Ternananews Redazione
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