Un breve pensiero alla partita con la Vibonese ci vuole, anche se a distanza di qualche giorno. Perché quella è stata una vittoria esaltante come tutte quelle sofferte, rimediate allo scadere con la forza della testa oltre che del gioco e della qualità (strabordanti nell’ultimo quarto d’ora). Più ancora di quelle che il punteggio largheggiante fa sembrare semplici.

La Ternana che è arrivata alla nona vittoria consecutiva merita soltanto applausi e rispetto. Lo stesso che merita pure il Bari, la più diretta antagonista. Perché di fronte al passo formidabile dei rossoverdi, magari anche sorprendente per qualcuno in Puglia, tiene botta. Sette punti di distacco con una partita in meno e dopo aver perso il confronto diretto sono un attestato alla forza della squadra di Auteri.

Che pure qualche analogia sembrano averla, soprattutto dopo quanto è successo nell’ultimo turno. Le Fere trascinate da Mammarella e Vantaggiato (38 e 36 anni) il Bari che ha rintuzzato il tentativo di fuga con una perla di Antenucci (36), uno che ha fatto cose grandi anche in rossoverde e che, giustamente, cerca di riproporle anche nella sua nuova squadra.

Due squadre formidabili che, purtroppo (o volutamente) sono state inserite nello stesso girone. Date un’occhiata a quanto sta succedendo negli altri due raggruppamenti. Scoprirete che non soltanto la Ternana (peraltro unica imbattuta e con il massimo dei punti conquistati) ma anche il Bari che ha giocato una partita in meno, guiderebbero entrambe le classifiche.

Una terribile coincidenza (per chi crede alle coincidenze) che alla fine costringerà una delle due a sorbirsi l’appendice dei play off che non sempre sono la sintesi di quanto successo durante la stagione. Una stagione peraltro tenuta in scacco dal Covid-19 che le aleggia sulla testa come un triste presagio: chi colpirà questa settimana ? Chi dovrà farci i conti e subirne le angherie? Si andrà avanti così fino alla fine sperando di arrivare in fondo.

Per questo è giusto che Lucarelli e i suoi si concentrino soltanto sull’immediato futuro, sulla prossima partita. Allo stesso modo, con la stessa attenzione e concentrazione, si chiami Bari o Bisceglie l’avversario di turno. Perché quello che conta è restare Ternana, sempre e comunque. Magari per qualche minuto in più rispetto al quarto d’ora finale di Vibo. Anche per non mettere alla prova le coronarie di tifosi esaltati dalle gesta di Defendi e compagni, da una squadra che alla bellezza sa unire carattere e praticità.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 01 dicembre 2020 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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