Non è stata una partita divertente, ma se c’era una squadra che avrebbe meritato di vincere, quella certamente sarebbe stata la Ternana. Anche soltanto a contare le occasioni da gol. Quella di Donnarumma nel primo tempo (l’unica a dire il vero). Poi Cianci (almeno due occasioni più il gol annullato su cui abbiamo più di un dubbio) e Curcio (anche lui due occasioni) nella ripresa, per non parlare del rigore non assegnato sul fallo nel primo tempo ai danni di Casasola.
La Ternana è in fase di costruzione ma non ha mai subito l’iniziativa avversaria se non a folate in qualche circostanza, in momenti in cui è stata presa in contropiede, peraltro poi gestiti benissimo dalla retroguardia rossoverde, nonostante l’affanno.
Il Gubbio ha giocato soltanto in difesa, la Ternana ha provato a alzare il ritmo. Abate ha provato a cambiare interpreti, ha provato a cambiare sistema di gioco. Ha messo prima le punte veloci e rapide negli spazi stretti, poi quelli in grado di fare a gomitate. Ha provato la spinta sugli esterni, dopo aver provato il dribbling. Ma la Ternana è rimasta inchiodata sullo 0-0.
E’ però una Ternana in crescita. Padrona del campo, padrona del proprio destino. Deve cercare di recuperare proprio la miglior condizione dei suoi uomini più importanti (Donnarumma, Curcio, Cianci, lo stesso Cicerelli) e sicuramente arriveranno anche scelte più giuste. Dovrà saper alzare il ritmo e mettere in difficoltà gli avversari con una gestione del pallone più veloce. Ma è una Ternana che sta cominciando a masticare quello che gli chiede l’allenatore durante la settimana.
Sapevamo che un po’ di tempo sarebbe servito per assemblare il gruppo dopo che sono stati utilizzati tutti i giorni di mercato per poter mettere a disposizione di Abate una rosa competitiva. C’è da aggiustare, chiaramente. Ma ci sono anche già dei punti saldi e solidi. Romeo è già padrone della trequarti, ovunque tu lo metta. Capuano dimostra di essersi calato alla perfezione nel ruolo di capitano e condottiero. Carboni da sempre segnali di grande qualità. Quella qualità che abbiamo visto nei 4 moschiettieri lì davanti ma che ancora non è al 100%. E’ una Ternana più che volenterosa, sicura di sé, ma ancora non oliata. Forse la foto è proprio Casasola, che spinge, corre, calcia. Ma non sempre nel modo migliore o con il giusto tempo.
E’ una Ternana che sta acquistando qualità nella manovra a cui deve aggiungere il ritmo, per stordire completamente l’avversario. Ma è già una Ternana che non subisce le iniziative altrui: Vannucchi stasera, praticamente, non ha sporcato i guanti.
E’ una Ternana che se la può prendere già con gli arbitri. Senza il VAR a cui ormai siamo abituati le decisioni arbitrali obiettivamente sono molto più difficili. Ma avendo avuto la possibilità di rivederle in tv ci facciamo due belle domande.
Come è possibile che non sia rigore l’intervento su Casasola, nel primo tempo? Il nostro terzino anticipa nettamente l’avversario e solo lui colpisce il pallone. E poi viene colpito al petto. E’ impossibile che non sia rigore. Impossibile.
Così come abbiamo molti dubbi sul gol annullato. E’ vero che Cianci e il suo marcatore si strattonano. Ma poi a un certo punto Cianci lo molla e lui - inciampando su un altro rossoverde - cade a terra. Ora non capiamo se effettivamente ci sia stata una spinta così forte o meno. Ma almeno l’arbitro Ancora, che era piazzato bene, qualcosa ha visto a cui appigliarsi. Nel caso del rigore no.
E così, dopo tre partite, abbiamo già le prime recriminazioni. Ma prima di pensare agli arbitri (visto che la stagione sarà lunga e gli errori - immaginiamo - tantissimi) pensiamo alla Ternana. 
E’ un peccato uscire con un solo punto dal Barbetti. Per l’equilibrio in campo, per la presenza sul terreno di gioco e per le occasioni create. Ma è una Ternana in crescita. E se qualcuno in avanti prova già a scappare, non dimenticatevi che siamo alla terza giornata: per tutti.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 07 settembre 2024 alle 23:03
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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