I rospi da mandar giù, in questa stagione maledetta che più di così sarebbe quasi impossibile (quasi), sono stati tanti, di bocconi amari però adesso ne abbiamo piene le tasche. Non ci interessa più di chi sia la colpa, quale giocatore potrebbe far meglio, se la società abbia commesso questo o quell'errore, se l'allenatore X abbia fatto meglio o peggio di Y, analizzare l'agonia non ci interessa più, non oggi e non adesso. 

Non lanceremo appelli a questa o quella parte di tifoseria, perchè si riempia lo stadio, perchè non si lasci sola la squadra per questo o quel motivo: siamo giunti al momento in cui ognuno deve guardarsi dentro per capire cosa fare della propria vita, della propria carriera, della propria passione. Non faremo l'ennesima paternale, perchè francamente oggi siamo stanchi anche noi come tutti, come tutti quelli che la Ternana la seguono e l'hanno seguita con tanta dedizione, coi sacrifici e con la speranza che le cose potessero andar meglio prima o poi. Concedete un momento di riflessione pure a noi che non sappiamo come risollevare la nostra e la vostra squadra da una situazione paradossale: "Oggi non ho tempo, oggi voglio stare spento" cantava Vasco, ed è così che ci si sente in questo clima tipo "The day after tomorrow". Nessuna analisi, nessun tatticismo e soprattutto nessuna soluzione che magicamente esce dal cappello, almeno oggi, almeno adesso.

Soltanto una richiesta, a cuore aperto e spassionata a chi va in campo e a chi gestisce la baracca. Se deve essere un altro anno nero, se si deve toccare sempre di più il fondo, Terni e i suoi tifosi non hanno paura di farlo, e lo faranno insieme alla Ternana, come sempre è successo, l'unica cosa che si chiede è che si cerchi almeno di essere dignitosi, perchè la vergogna di altre umiliazioni questi colori non se la meritano.

Sezione: Copertina / Data: Mar 19 marzo 2019 alle 08:00
Autore: Marina Ferretti
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