Ho sempre ritenuto Walter Patalocco una delle migliori espressioni del giornalismo ternano e umbro. Giornalista raffinato, mente acuta, capace di cogliere le carenze ma anche i cambiamenti in atto nella nostra città. Una bella penna, come si usa definire chi è capace di coinvolgerti nella lettura di un articolo. Ecco, Walter era anche una bella penna che per anni ha raccontato le vicende della nostra città dalle colonne del Messaggero, giornale del quale ha diretto per anni anche la redazione ternana.

A lui sono sempre stato legato da affetto e stima, forse anche perché abbiamo avuto storie simili, almeno in avvio. Perché abbiamo iniziato insieme questa magnifica avventura. Lui dalle colonne del Messaggero io da quelle di Paese Sera. Raccontando anche le gesta delle squadre giovanili della Ternana. Abbiamo fatto la classica gavetta. Poi gli eventi hanno indirizzato le nostre vite su strade diverse. Lui, Walter, si è guadagnato con pieno merito la direzione della redazione ternana del Messaggero, io ho avuto esperienze diverse ma ci ha sempre legato un rapporto fondato sulla stima reciproca. Non abbiamo mai potuto lavorare insieme anche se in più di una circostanza ci siamo andati vicini.

Ricordo gli ultimi incontri nella redazione di AM Tv. Non stava benissimo ma non ha mai mancato un invito a partecipare a qualche incontro per parlare sempre delle questioni di più grande rilevanza cittadina. E in quelle circostanze non abbiamo perso l’occasione per farci quattro risate. Lui aveva la battuta facile, un’ironia naturale che gli ha regalato quel modo brillante e incisivo di scrivere.

Oggi lo ricordo con un affetto che sempre manterrò nei confronti di un amico che ho stimato come pochi altri. Un abbraccio alla moglie e ai figli. So che a loro mancherà più che a chiunque altro.

Sezione: Copertina / Data: Dom 05 novembre 2023 alle 18:00
Autore: Massimo Laureti
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