Un punto guadagnato o due persi?
“Per quelle che erano le intenzioni c’è molto rammarico. Per quel che riguarda lo sviluppo della partita è un punto guadagnato. Le occasioni più nitide le abbiamo avute oi. Bisogna riconoscere i meriti dell’avversario che ha avuto due occasioni per andare sul 3-1. Questa squadra si è ribellata al destino della partita. Si è capito da subito che era una giornata difficile, dove se ti disunisci prendi tre gol. I ragazzi hanno messo cuore e recuperato una partita complicata. I gol sono arrivati sulle situazioni che avevamo visto e preparato. In campo non ci va solo la Ternana. Riconosco i meriti all’avversario e all’allenatore avversario. Noi abbiamo letto male la partita. Nel momento in cui siamo passati in vantaggio dovevamo cercare di stanarli e invece abbiamo cercato di fare sempre la partita”.

Siete scivolati sulla buccia di banana?
“Rosicare senza perdere è sempre positivo”.

La Turris ha fatto la partita che si aspettava?
“Si. Dovremo iniziare ad abituarci ai cambi di modulo da parte dell’avversario quando ci affrontano. I campionati passano anche da giornate come queste dove giustamente fai una prestazione sottotono ma riesci a salvare le penne. Nello spogliatoio c’è l’aria di quando perdi 3-0. Giusto così. La squadra mira sempre al massimo. Abbiamo preso solo un punto ma va bene per come l’abbiamo preso. Mi sono messo a 3 dietro ad un certo punto per cercare di restare in partita ed evitare di prendere altri rischi dietro. In parità numerica avevamo fatto fatica, soprattutto su Pandolfi che aveva un passo incredibile. Ci ha creato tanti problemi. L’obiettivo era limitare i danni, far passare la buriana e provare a segnare nel finale”.

Pandolfi e non solo. Turris squadra molto veloce…
“Abbiamo lavorato male sulle preventive e abbiamo letto male anche la partita. Avevamo la possibilità di cercare sugli esterni il due contro uno ma abbiamo giocato troppo per vie centrali. Anche i cross troppo spesso dalla trequarti campo e io li voglio dalla linea di fondo. Sapevo che oggi c’era da correte tanto e forte. La Turris con questo modo di giocare creerà problemi a tanti”.

Nelle ultime 4 partite ha dovuto fare i conti con diverse assenze…
“Avevo chiesto ai ragazzi di arrivare al 2020 con il 4 davanti in classifica. Se fossero stati 42 sarebbe stato fantastico. Arriviamo a 40 e non dobbiamo lasciare che l’amaro in bocca ci rovini il momento. E’ un semi incidente di percorso. Vuol dire che abbiamo ancora uno step di miglioramento. Nessuno ha pensato che non potevamo vincere 36 partite su 36. Ma non la convinzione di quello che stiamo facendo e vogliamo. Preferisco sempre rosicare senza perdere. Questo arriva nel momento giusto. Passeremo un Natale rosicando. Forse giusto così. Dopo tanti complimenti. Ci vuole intelligenza perché è in questi momenti che si decide se si vince o si perde il campionato. Va accettato il risultato del campo mettendosi a lavorare per migliorarsi”.

Il Bari vincendo mercoledì andrebbe a soli 4 punti.
“Noi non abbiamo avuto mai i piedi sulla luna. Qualcuno ha provato a metterci le parole in bocca che avessimo vinto il campionato ma sfido chiunque a dire che lo abbiamo detto. Ci sono decine e decine di squadre con vantaggi ben superiori al nostro che alla fine non sono riusciti a vincere il campionato. Noi siamo sempre stati con i piedi a terra. Abbiamo grande rispetto degli avversari e conosciamo la loro forza. Non facciamo le tabelle ma leggiamo chi le fa. Questa settimana pensavamo di guadagnare punti e invece non è stato così. Una delle partite che tempo di più nel 2021 è quella di Palermo, signora squadra e signor allenatore”.

L’umore della truppa tra il primo e il secondo tempo com’era?
“Eravamo arrabbiati con noi stessi per come avevamo consentito agli avversari di metterci in difficoltà sulle cose che avevamo preparato. Lavoravamo male sulle preventive. Questo è stato il nostro limite. Pensare di fare 36 partite impeccabili è disumano e noi non ci siamo mai sentiti disumani”.  

E’ arrabbiato per le occasioni sbagliate da Partipilo e Raicevic nel primo tempo?
“Era una partita che potevamo tranquillamente perdere. Invece non lo abbiamo fatto. Ho visto un atteggiamento di una squadra che non voleva assolutamente perdere. Se mi dovevo arrabbiare per tutte le occasioni sbagliate dall’inizio del campionato ad oggi dovevo andare avanti a Gaviscon per il mal di pancia. L’errore in una partita di calcio ci sta. Non lo scopriamo oggi che potremmo essere più letali di così”.

Dopo il gol di Falletti la Ternana ha mancato il colpo del ko…
“Noi purtroppo diamo l’uno ma ci manca il due e spesso induciamo l’avversario ad intravedere la possibilità di rientrare in partita. Noi nel momento in cui diamo il primo cazzotto non riusciamo a dare il secondo e alimentiamo la convinzione nell’avversario di poter rientrare in partita”.

Il mercato c’è, può servire anche a noi a qualcosa…
“Se non saranno i nostri calciatori a chiederci di andare credo che Leone non andrà neanche a Milano in questa sessione. Delle volte bisogna stare attenti pure a dove si mette le mani. Bisogna stare attenti a chi si mette dentro. Vogliamo continuare con questo gruppo e siamo felici dell’empatia che si è creata. C’è poco da migliorare in questo gruppo”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 20 dicembre 2020 alle 18:09
Autore: Ternananews Redazione
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