Rivelazione. E’ l’etichetta che i media nazionali cominciano ad appiccicare addosso alla Ternana.

Perché la Lucarelli band ha infilato tre vittorie consecutive, come non le capitava dal 2017, perché non prende più gol come una volta come dimostra il terzo clean sheet stagionale e anche perché, di contro, ne fa da 22 partite consecutive.

Da qualsiasi parte ti giri trovi il sole.

Anche inaspettatamente perché nessuno ha dimenticato le polemiche successive alla fine della passata stagione. O i tanti mugugni ad ogni nuovo acquisto con i mille dubbi sollevati via social sulle condizioni fisiche di questo o di quello.

La Ternana di queste prime sette partite è diventata allora una macchina perfetta? Probabilmente non ancora. Di sicuro non lo è stata in avvio perché i due gol di Ascoli o le quattro sberle di Modena ancora non vanno tanto giù.

Ma da quelle macchie Cristiano Lucarelli è riuscito a tirare a lucido un gruppo che a Cittadella di macchioline ne ha mostrate davvero poche.

Difesa sempre molto attenta, centrocampo capace di filtrare ma anche di proporsi con Coulibaly sintesi perfetta delle due fasi.

E in avanti la fantasia di Palumbo ad azionare la generosità di Partipilo, la sostanza di Favilli e Donnarumma.

Una bella miscela, c’è poco da dire, perché è vero che la squadra non è ancora riuscita ad esprimere la grande bellezza com’è stata capace di fare in altri momenti. Però mai l’avevamo vista solida com’è adesso. Capace di mettere le mani sulle partite piegandole ai propri doveri o, magari, adattandosi alle necessità del momento riuscendo comunque a trarne i massimi benefici.

Questa è una Ternana che non avevamo mai vista ed è una squadra che piace per la sua estrema concretezza. La qualità indispensabile se vuoi arrivare tra le prime in un campionato dove in tanti vogliono arrivare lassù avendone anche i mezzi tecnici ed economici.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 03 ottobre 2022 alle 09:00
Autore: Massimo Laureti
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