D’accordo, chi non avrebbe preferito chiudere l’anno solare con la dodicesima vittoria di fila? Nessuno. Primi fra tutti giocatori, tecnico, società. La Ternana non ce l’ha fatta. Pazienza. Il punto è comunque un segnale positivo perché partite come quella con la Turris molto spesso si perdono.

Il punto è buono quindi anche se apre a qualche considerazione sul rendimento della squadra. Quattro pareggi e dodici vittorie fin qui. Tre pareggi interni e uno soltanto in trasferta. Vuol dire che la versione export della squadra funziona meglio di quella interna? Non credo. Ha inciso la casualità (vara sul terreno infame contro la Viterbese), la fase di crescita della squadra (pari interno col Palermo con tante occasioni da gol create e non sfruttate), la stanchezza fisica e mentale oltre all’assenza prolungata di elementi chiave nel 2-2 di domenica scorsa.

Perché non vorrei che passasse inosservato un elemento che poi è un dato di fatto: la Ternana anche contro la Turris ha giocato con un solo difensore tra quelli che avevamo considerato titolari stante le presenze accumulate. E’ vero che abbiamo sempre valutato come omogenea la rosa messa a disposizione di Cristiano Lucarelli e altrettanto spesso abbiamo esaltato la funzione degli uomini usciti dalla panchina. Però a quanti titolari la Ternana ha dovuto rinunciare nell’ultimo periodo per motivi diversi? Mammarella, Frascatore, Palumbo, Falletti, Kontek, Defendi. Insomma, alla lunga certe situazioni finiscono col pesare e arriva il momento in cui ti presentano il conto. Conto presentato da un’ottima Turris aggressiva nel difendersi, prontissima nel ripartire a velocità doppia.

Certo, la Ternana ha commesso errori evidenti, è andata in difficoltà specie sulla propria fascia destra, in qualche modo ha favorito (involontariamente) i guizzi di Pandolfi che in ogni caso era e resta un giocatore molto interessante, tra i pochissimi che ha catturato la mia attenzione fin qui.

Però credo sia umano concedere alla squadra una leggera flessione che non niente a che vedere con le festività natalizie ma, più probabilmente, con le tossine accumulate nei muscoli e nella testa nel lungo e duro percorso che ha portato la squadra prima a rincorrere quindi a superare e staccare in classifica il Bari che resta l’antagonista più accreditato.

I 40 punti conquistati fin qui, a due partite dalla fine del girone d’andata sono un’enormità, per quanto mi riguarda impensabili a inizio stagione. Sono la conferma della forza di un gruppo che fa paura a qualsiasi altro avversario di serie C: in primis al Bari che non immaginava di dover rincorrere. Probabilmente assisteremo ad un avvincente testa a testa fino alla fine, con partite che diventeranno sempre più complicate quando i punti avranno un peso sempre maggiore. Per questo anche un punto in casa può diventare utile. Come lo sarà quello di domenica scorsa: la Turris in trasferta vedrete, darà del filo da torcere a tutti.

Quindi io la chiuderei qui con un lungo e caloroso applauso alla Ternana e un augurio di buon Natale ai rossoverdi, a tutti i nostri lettori e a tutti i ternani.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 22 dicembre 2020 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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