Ternana-Reggiana 3-0, le pagelle: Diakité e Celli perfetti davanti e dietro

IANNARILLI 6 la prima parte della gara è praticamente inoperoso. Poi si mette in mostra nel finale del primo tempo con un paio di parate, una delle quali decisamente importante, sulla punizione di Kabashi. Nel secondo efficace sull’ex, Gondo;
DIAKITE’ 7 è uno dei leader di questa nuova Ternana e dopo essersi visto annullare il gol ad Ascoli, bissa subito oggi pomeriggio, per mettere al sicuro il risultato. Come Celli dall’altra parte gioca con grande aggressività, a tutto campo. Tenendo alta, finché può, la squadra. Insegue gli avversari per tutto il campo, accorcia e riparte. Fino al 90esimo;
CAPUANO 6,5 è il più riflessivo del pacchetto arretrato. Il totem. Con eleganza chiude i pochi spazi lasciati agli attaccanti avversari, Imposta e lancia. E’ quello a cui si appoggia la squadra quando c’è bisogno di arroccarsi;
CELLI 7 sblocca la gara con un gol dei “suoi”: una botta terrificante con il sinistro, che Bardi non riesce a trattenere. E da lì la gara va in discesa. Gioca con la stessa foga per tutta la gara, che lo porta anche a un giallo. E Pettinari, praticamente, non arriva mai al tiro. Ha giocato anche con un giallo sulle spalle, e per uno come lui, abituato all’anticipo, non deve essere stato semplice. Ce lo ha fatto diventare;
CASASOLA 6 alla terza consecutiva è meno brillante di martedì. La sua presenza è sicuramente costante, meno efficace in fase offensiva;
LUPERINI 6,5 dei centrocampisti è quello più vivace, consapevole di dover fare entrambe le fasi. Lo fa, con continuità. Fino all’ultimo continua a inseguire avversari e a creare superiorità numerica in mezzo. Fino all’ultimo spinge fino a trovare l’assist per il 3-0 a Distefano;
LABOJKO 6 ordinato, gestisce soprattutto la fase difensiva, senza troppe sbavature (a parte una nel finale di primo tempo). Non è ancora il catalizzatore che ci si può aspettare, ma sicuramente in crescita. Ammonito, per una trattenuta, poco dopo viene sostituito. (dal 62’ PYYTHIA 6 eredita il ruolo di Labojko pur non essendo il suo ruolo. Ma la Ternana aveva bisogno di fisicità e di conservare ordine. Arriva anche al tiro, da fuori, una specialità della casa);
FALLETTI 6 è la mossa della partita tattica: parte direttamente in mezzo al campo, per avere maggior presenza offensiva. Buone giocate, pochi tiri, molta sostanza. Si rivedono i dribbling, non ancora i passaggi illluminanti. Torna in attacco per la mezz’ora finale;
CORRADO 6,5 una furia sulla corsia di sinistra: la Ternana si appoggia a lui. Anche stavolta cerca la conclusione in diverse occasioni, senza troppa fortuna. In netta crescita. Nel secondo rallenta (dall’89’ MANTOVANI sv);
FAVILLI 6 fa la guerra con tutti lì davanti, tiene impegnati i difensori avversari e favorisce così gli inserimenti dei suoi compagni di squadra. Riesce a pulire palloni, non sempre con la giusta misura, ma da inequivocabilmente peso all’attacco. Costretto ad uscire per infortunio (dal 23’ DIONISI 6 è un giocatore di grande qualità ed esperienza: si vede subito, appena tocca il pallone. Vede e legge calcio. Nel finale di primo tempo prende una brutta botta, ma comunque non è contento di uscire!) (dal 62’ FAVASULI 6 ha una dote speciale: quando esce riesce sempre a dare qualcosa in più alla Ternana. Che stava indietreggiando prima del suo ingresso in campo. Con la sua corsa la sua vivacità, il suo temperamento riesce a fa r rislarie la squadre);
RAIMONDO 7 scatenato nei primi minuti quando, anche con astuzia, va a cercare il contatto in area di rigore (ma l’arbitro decide di non fischiare). Continua ad aggredire spazi e avversari, appena “sente” la porta tira. Nel secondo tempo avrebbe l’occasione, che si costruisce da solo, per mettere in freezer la partita, ma stavolta non riesce a segnare. Si sarebbe procurato anche un altro calcio di rigore, ma si vede che oggi non è giornata. Gli manca solo il gol. E’ un giocatore fatto e finito (dall’89 DISTEFANO 6,5 forse prima del gol aveva toccato soltanto un pallone. E vale lo stesso discorso fatto per Favasuli: quando entra a partita in corso riesce sempre (o quasi) a distinguersi. E così diventa - con Raimondo - il capocannoniere della squadra).