Non fasciamoci la testa. E’ arrivata la prima sconfitta di Breda ed è arrivata contro i più forti. A tratti sembrava di guardare una partita alla playstation e ai giocatori rossoverdi sarà anche girata un po’ la testa. Il Parma prima ti ipnotizza con i suoi passaggi in mezzo, poi ti colpisce con strappi o con grande intensità. E quando a questo abbini la qualità straordinaria di alcuni interpreti devi solo sperare che passi in fretta. 

Non che la Ternana non ci abbia provato o non abbia in generale le armi per potersi in qualche modo difendere. Nel primo tempo lo aveva fatto. Un po’ di fortuna, per carità. Ma anche coraggio. La voglia di aggredire la difesa avversaria, mettergli paura. Come era successo nei primi 45 minuti quando la squadra, seppur vivendo dei momenti di difficoltà ha sempre reagito.

L’uno due in apertura di ripresa ha tagliato letteralmente le gambe della squadra. Quella voglia che le Fere hanno sempre dimostrato nel secondo tempo è stata soffocata dai padroni di casa. E i sussulti rossoverdi non sono stati abbastanza efficaci.

Alle volte la lettura della partita è molto semplice, al di là di alcuni giocatori che magari non sono riusciti a rendere al massimo. Semplicemente il Parma è più forte e lo ha dimostrato sul campo. La qualità unita al collettivo ha fatto la differenza. E la Ternana pur cercando di rintuzzare non è riuscita a mantenere il muro alto.

Ha ragione Breda che nessuna sconfitta è indolore. Che questa sconfitta poteva anche essere preventivata. Non è così. Ma da questa sconfitta la Ternana può comunque imparare qualcosa: che intanto c’è ancora da lavorare. Intanto capire che i dettagli in queste partite fanno la differenza e che bisogna essere pronti a qualsiasi giocata degli avversari: andare oltre i propri limiti. E allo stesso tempo avere la capacità di sfruttare quelle occasioni che anche le corazzate ti lasciano. Sono proprio gli episodi che determinano l’andamento della partita. Per farla diventare una gara con tante partite dentro serve proprio quello. Altrimenti c’è sempre il canovaccio che viene dettato da chi gestisce il ritmo. Finora la Ternana era stata molto brava a romperlo, quello degli avversari. Stavolta non ci è riuscita proprio e le due occasioni capitate a Casasola magari avrebbero potuto cambiare qualcosa.

Ora la rabbia e la delusione devono essere trasferite tutte per la partita, importantissima, contro il Pisa. Non passeremo un Natale con il sorriso sulle labbra. Ma magari è un bene. Intanto non si può e non si deve essere pessimisti perché a pensare a un mese fa, nessuno poteva immaginare che comunque la Ternana potesse reggere questo ritmo. E pensare di poter passare il Natale a 17 punti è comunque un’ottima notizia per cui ringraziare Breda e i suoi ragazzi. E poi perché avere un po’ di insoddisfazione per preparare l’ultima partita dell’anno è utile. Per non distrarsi troppo. O non credersi ormai arrivati. La strada è lunga, lunghissima per tutti.

Babbo Natale il regalo alla Ternana lo aveva portato in anticipo: quelle convinzioni ritrovate che la Ternana dovrà sfruttare il giorno di Santo Stefano. Ai tifosi il regalo di Natale va bene anche se arriva con 24 ore di ritardo.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 23 dicembre 2023 alle 16:11
Autore: Ternananews Redazione
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