C'è un grande rammarico al fischio finale di questa partita. Probabilmente sarebbe finita così anche in 11 contro 11. Forse la Ternana avrebbe fatto una figura ancora peggiore, ma di sicuro le decisioni arbitrali hanno pesato eccome. E non sappiamo in verità come sarebbe andata a finire.

Intendiamoci: il fallo c'è. Quindi la Ternana avrebbe presumibilmente subito il gol dello 0-1. Ma non sarebbe dovuta essere in 10 perché il fallo lo fa Valjent (e non Meccariello) e che non essendo ultimo uomo al massimo andava punito con il giallo.

Da lì è cambiato tutto. È cambiato lo spirito del Verona, è cambiato lo spartito tattico, la Ternana è stata disorientata per 10 minuti e ha preso tre gol, di cui due su rigore.

È difficile leggerla la partita, come probabilmente lo è stato per Carbone che con l'uscita di Meccariello ha provato a lasciare in campo comunque le punte e forse ha peccato di presunzione. L'intento di Benny era chiaro: non dare l'impressione sullo 0-1 di aver già l'idea di essere sconfitti. Ma i giocatori in campo (e lui dalla panchina) dovevano capire che bisognava sacrificarsi. Falletti e Avenatti avrebbero duvuto stringere i denti, accorciare la squadra, sacrificarsi ancora di più e lasciare Lagumina a battagliare in avanti. Per poi ripartire in contropiede. Non è successo: la Ternana si è sfilacciata e ha subito un uno-due-tre terribile. Succede alle squadre giovani, succede se non si ha tempo per lavorare o se si è costretti a provare in campo delle soluzioni dettate dagli eventi.

Qualcuno dirà: cambio sbagliato, presuntuoso. A noi piace pensare che avere coraggio può pagare. Stavolta non lo ha fatto. Benny ha rischiato sapendo che avrebbe potuto avere più forza offensiva, ha voluto dare fiducia e un segnale forte alla squadra. Non c'è riuscito. Ma le idee contano e sulle idee si deve lavorare. Certo lavorare meglio, ma lavorare su quella strada.

Pesa. Pesa eccome quel rosso, pesa nei giudizi, pesa nel risultato. Pesa una direzione arbitrale che in alcuni casi è sembrata incomprensibile. Pesa anche la mancata reazione quando poi ci si è ritrovati 10 contro 10 (anche qui per caso), visto che la Ternana non è riuscita a segnare il gol che avrebbe salvato la faccia, o la prestazione.

Ci hanno provato i rossoverdi, senza fortuna, senza convinzione è sembrato...

Ma quello che ci è piaciuto sono i primi 32 minuti. Il Verona è forte, fortissimo. Di un'altra categoria. Sono 4 le vittorie consecutive dei gialloblu e mai la Ternana in queste 4 partite è riuscita a segnare: quindi non prendiamocela con oggi. Ma oggi fino al rigore la partita era stata equilibrata. La Ternana provava a rispondere colpo su colpo alle iniziative di Pecchia e soci. Pochi squilli, tanta sostanza. Squadra corta, equilibrata, pronta a ripartire. Aveva ben impressionato.

Poi il crollo: indecisione difensiva e gran bella frittata dell'arbitro. Addirittura un rigore per un mani in barriera sullo 0-2 e con un uomo in meno. È sembrato accanimento. Ha mostrato non solo una lettura difficile in situazioni chiave, ma anche una severità non richiesta dalla gara.

È solo una partita, bisogna guardare avanti. Bisogna sostenere questi ragazzi.

 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 01 ottobre 2016 alle 17:07
Autore: Redazione TernanaNews
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