Sarebbe sciocco negarlo: lo 0-0 col Modena ha gettato secchiate di acqua fredda sui sogni di salvezza della Ternana. Acqua diventata colonne di ghiaccio quando è stata resa nota l’entità dell’infortunio di Iannarilli. Due costole rotte. Stop inevitabile, per quanto non si sa. Un infortunio che potrebbe aver tolto dai pali per un mese intero il totem rossoverde, salvatore della patria contro il Modena che gli ha scaricato addosso una decina di conclusioni da gol che lui aveva neutralizzato da vero fenomeno.

Dalla delusione alla depressione il passaggio è quasi automatico. Comprensibile a patto che duri qualche ora, niente di più. Perché la situazione di classifica si è complicata ma non è ancora compromessa. Certo, c’è una partita in meno per recuperare il distacco da quelle davanti, ma quella possibilità c’è ancora. Ed è ad essa che i rossoverdi debbono aggrapparsi. Ma devono farlo con convinzione totale, lottando con il classico coltello tra i denti, gettando nella mischia ogni energia con coraggio.

L’ha detto anche il capitano Capuano: “ giocando come contro il Modena sarà sconfitta anche a Cremona e Brescia”. Probabilmente lo sarebbe contro chiunque. Quindi troppo brutta la Ternana vista all’opera sabato per essere vera? Noi possiamo solo sperarlo. Breda e i suoi dovranno trovare i motivi della debacle e porvi rimedio. Perché una Ternana che non produce gioco né palle gol, che non protegge a dovere la difesa e si affida soltanto alle parate monstre del portiere che peraltro non avrà tra i pali per un po’, non avrebbe scampo.

Però la Ternana fin qui dopo una caduta ha sempre saputo rialzarsi. Dovrà farlo anche stavolta trovando al proprio interno soluzioni tattiche e tecniche ma più ancora morale e rabbia per riscattarsi, per chiudere con un’impresa una stagione iniziata con la consapevolezza (di tutti) che sarebbe stata durissima garantirsi la permanenza nella categoria.

Ma per farcela la squadra avrà bisogno di sostegno totale da parte del popolo rossoverde. I fischi dopo pochi minuti gli inviti a cambiare rivolti a Breda poco dopo l’inizio com’è successo col Modena non aiuteranno. Sostegno vuol dire accettare le scelte del tecnico che meglio di chiunque altro conosce i suoi giocatori e sostenere lo sforzo di Capuano e soci dall’inizio alla fine. Non è tempo di “sposare” questo o quel giocatore a scapito di altri. Potremo discuterne a giochi conclusi. Legittima l’analisi post gara, controproducente, deleteria la critica preconcetta. Mancano alla fine sei partite, quattro da giocare in trasferta, testa-coda e scontri diretti a miscelarne le difficoltà. Tutto può succedere. Lottare al fianco della squadra è un dovere pur nella consapevolezza che i giochi si faranno nel rettangolo verde e che loro, Capuano e soci, saranno gli attori protagonisti. Ma è quasi sempre l’applauso più caloroso a far scattare la recita migliore.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 07 aprile 2024 alle 20:00
Autore: Massimo Laureti
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