Ci voleva anche l'ennesimo rinvio per complicare ancor di più una stagione già di per sé piuttosto contorta e problematica.
Il nuovo intoppo, capitato nell' occasione sul terreno dell' Enrico Rocchi di Viterbo questa volta sotto la forma di una copiosa nevicata, costringerà i rossoverdi a un'ulteriore overdose di impegni ravvicinati (prosecuzione della partita di Coppa Italia contro i laziali fissata per il 6 febbraio), partite a raffica che certo non permetteranno a Calori di inculcare nel migliore dei modi il proprio "verbo" ai propri giocatori.
Ma tant'è... ormai il campionato ha preso questa maledetta piega tutta in salita e quindi bisognerà fare di necessità virtù.
Certo è che dopo la sconfitta casalinga rimediata contro la VIS Pesaro ipotizzare una promozione diretta delle Fere in serie B ha assunto i contorni di un vero e proprio periodo ipotetico del terzo tipo (irrealtà).
Addirittura al momento attuale sembrerebbero essere in discussione pure i play-off, visto che la Ternana per la prima volta da quando è iniziato il campionato è fuori dagli spareggi per la promozione.
Un campionato letteralmente disastroso dunque, con tanto di paura, più o meno verosimile, di essere addirittura risucchiati nei bassifondi della classifica qualora dovesse continuare il periodaccio inaugurato da tre partite a questa parte.
Personalmente, però, mi rifiuto di pensare ad un coinvolgimento dei rossoverdi nella lotta per non retrocedere, dato lo spessore tutt'ora inequivocabilmente elevato della rosa a disposizione di Alessandro Calori; una rosa appena intaccata dagli sviluppi del mercato invernale, nonostante i ripetuti appelli rivolti agli "scontenti" (più di qualcuno) di manifestare l' assenso ad un auspicabile cessione, in modo da lasciare libero negli spogliatoi qualche posto tra gli over.
Resta però il fatto che se l'ex allenatore del Trapani non riuscirà a lavorare compiutamente sulla testa dei giocatori, inculcando in loro quella sicurezza e quell' autostima che al momento sembrano latitare completamente, la serie negativa potrebbe dannatamente perpetuarsi.
Perché, parliamoci chiaro: i problemi della Ternana stanno tutti lì. 
Resta ora da verificare se i freschi movimenti di mercato, che comunque non hanno rivoluzionato più di tanto la squadra, riusciranno a conferire ai rossoverdi quello spessore in più necessario per agguantare quantomeno il secondo o terzo posto della classifica; posizioni queste assolutamente da centrare onde evitare l'estenuante tormentone dei play-off sin dall'inizio.
Ma soprattutto sarà interessante verificare se i nuovi acquisti Castiglia, Russo e Kingsley Boateng riusciranno a colmare quelle lacune troppe volte emerse nella deludente fase ascendente del campionato.
Buoni acquisti sicuramente, ma sicuramente non eccezionali; soprattutto se rapportati alle quattro uscite perfezionate (Lopez, Salzano, Gasparetto e Butic).
Del resto ribadisco che il patrimonio giocatori a disposizione del tecnico rossoverde rimane in ogni caso di qualità superiore per la categoria.
Ed è inutile stare a recriminare sul fatto che sarebbe stato il caso di provvedere  all'esonero di De Canio già dalla sventurata partita di Ravenna, onde consentire al tecnico subentrato di poter lavorare anche sugli schemi tattici a lui più congeniali, senza essere costretto a rincorrere il il risultato un paio di volte alla settimana almeno fino ai primi di marzo.
Ormai la frittata (l' ennesima) è fatta e quindi, come si dice dalle nostre parti, "tocca stacce".
Dunque, è necessario navigare a vista, partita dopo partita, cercando di ottenere senza mezzi termini i tre punti a cominciare dal confronto di sabato prossimo contro il Renate, una partita che, inutile nasconderselo, è assolutamente necessario vincere; sempre che ci sia l'effettiva convinzione di scrollarsi di dosso il lungo momento nero e di ricominciare a camminare spediti verso una posizione di classifica più consona al valore e al prestigio della Ternana.
Perché, come si suol dire, "non è mai troppo tardi".
Ancora...Ma per poco tempo.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 01 febbraio 2019 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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