Il finale in crescendo del girone d’andata non può illudere troppo i tifosi rossoverdi. Ma soprattutto non può illudere la società e la proprietà. La Ternana non è salva e per salvarsi ha bisogno anche (se non soprattutto) del mercato.

Nel nostro pezzo di ieri sera abbiamo sottolineato dove la Ternana dovrebbe intervenire. Al netto delle cessioni. E questa idea immaginiamo sia abbracciata anche da allenatore e ds: certo sempre guardando i conti, visto che la società non può fare il passo più lungo della gamba.

Ma allo stesso tempo non intervenire sul mercato con tempestività e raziocinio potrebbe davvero mettere in discussione la permanenza in Serie B. Si rinforzeranno anche le altre e quindi la Ternana ha l’obbligo di intervenire dove ritiene sia necessario: per migliorare la rosa a disposizione di Breda (senza stravolgere nulla).

E - nel nome della salvezza - non bisogna pensare agli incassi. Non a gennaio. Altrimenti si rischia davvero di perdere tutto, per un pugno di dollari… già l’operazione Corrado (nell’ottica di fare incasso a giugno) è rischiosa perché comunque - nonostante un’annata non indimenticabile del terzino rossoverde - la qualità di Corrado la conosciamo. Pensare a poter lasciare per strada qualche altro pezzo da novanta è rischiosissimo.

A meno che davvero non arrivi un’offerta fuori mercato. O che non ci sia una volontà talmente forte da rompere definitivamente con l’ambiente. E questo naturalmente vale per Diakité, per Falletti o per qualunque altro giocatore di proprietà (in questo momento protagonista) che possa essere “aggredito” dagli altri.

Per cui fiducia certamente nel mercato, la speranza è che si possa davvero migliorare ulteriormente la squadra. Il rischio però - si sa - è sempre dietro l’angolo. Meglio la gallina domani insomma: molto meglio di un misero ovetto.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 30 dicembre 2023 alle 09:00
Autore: Ternananews Redazione
vedi letture
Print