La notizia del rinnovo di Benito Carbone ha colto di sorpresa tutti, anche Luca Marchetti di Sky che abbiamo raggiunto al telefono per un suo commento.

"Obiettivamente non me lo aspettavo. Non mi aspettavo che Carbone venisse esonerato, anzi. Ma da qui al rinnovo ce ne passa"

Nel senso che secondo te non è meritato?

"Non ho detto questo. Ho detto che non mi aspettavo che venisse esonerato, ma neanche che venisse prolungato il suo contratto. È chiaro che il rinnovo non se l'è guadagnato Carbone, se lo dovrà guadagnare (agli occhi dei tifosi) con i risultati. E io gli auguro che ci riesca. Evidentemente la società ha visto qualcosa in lui"

Ecco... a proposito come dobbiamo leggerlo questo rinnovo?

"Come un grande atto di forza e di fiducia da parte della famiglia Longarini nei confronti di Carbone. In questi casi, generalmente, quando non arrivano i risultati si danno i soliti sette giorni. E sempre tutti sono a dire: gli allenatori non si trattano così, ma quale ultima spiaggia, la squadra o è con te o non è con te, cosa cambia una partita. Ecco. In questo caso è successa una rarità: la proprietà si fida dell'allenatore e lo dimostra. A fatti. Non a parole (che magari qualcuno interpreta male). Contratto rinnovato, si va avanti con Carbone, perché noi crediamo in lui. È un segnale fortissimo. Potrebbe addirittura segnare la svolta"

In che senso?

"La Ternana ad Avellino non ha giocato bene e non credo che Carbone sia il miglior allenatore sulla faccia della terra. Ma la squadra, soprattutto nelle ultime partite con il 4312 con Avenatti e Lagumina aveva trovato un suo gioco, erano arrivati i gol. E, occorre non dimenticarlo, anche i punti erano arrivati se non fosse stato per i rigori 95esimo. E sempre Carbone era allenatore. La società (come dovrebbe fare chiunque) credo abbia ragionato in base a questo: al lavoro e non al risultato conseguito dopo episodi. È chiaro che se gli episodi dovessero condannare la Ternana le considerazioni cambiano, ma al momento il ragionamento mi pare ineccepibile. In più Carbone è un ottimista, ci butta dentro tutto quello che ha in questa avventura. È un sanguigno. Non sapevamo sin dall'inizio che questa sarebbe stata una stagione difficile? Nel momento di maggior difficoltà la società ha fatto una scelta forte. Chiaro: ora devono arrivare i risultati, perché poi alla fine sempre da quelli dipende il futuro di un allenatore. Ma questa è una strada che reputo corretta e coraggiosa, da intraprendere"

E quindi secondo te la Ternana può salvarsi così?

"Ti rigiro la domanda: siamo sicuri che se la Ternana cambia allenatore si salva sicuramente? Nessuno ha questa certezza. Neanche Carbone. Cambiare significherebbe ripartire da capo di nuovo, per la terza volta. La squadra non mi pare sia contro l'allenatore... Bisogna lavorare (meglio) certo e fare punti. Aspettare gennaio nella speranza che la squadra possa essere completata. Ribadisco che ora è praticamente obbligatorio vincere. Non credo proprio cambi qualcosa nella testa dell'allenatore. Non ho mai conosciuto un allenatore a cui non interessa se vince o perde. E poi mancherebbe una cosa..."

Quale?

"Credo che sia indispensabile un dirigente esperto vicino all'allenatore. Già allenare è difficile, farlo da ultimi in classifica ancora di più. Non è possibile che non ci sia un confronto quotidiano, anche per la gestione ordinaria, con una persona esperta. Sembra una sciocchezza, ma è di vitale importanza"

 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 27 ottobre 2016 alle 22:41
Autore: Redazione TernanaNews
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