Il momento era particolarmente scuro e preoccupante.
La forte contestazione mossa a tecnico e squadra da un gruppo di tifosi a Campitello alla ripresa degli allenamenti dopo la sconfitta di Ravenna, lasciava presagire chissà quali nefasti scenari per l' immediato futuro della Ternana Calcio 1925.
Anche la singolare decisione della società di lasciare al proprio posto (in panchina) il criticatissimo mister materano nonostante il gioco latitante e, soprattutto, una classifica a dir poco deficitaria, aveva finito col aumentare dissenso e sconcerto tra la tifoseria rossoverde.
Nè aveva tranquillizzato gli animi la notizia dell'imminente ingaggio di Luca Leone in qualità di DS con annunciati poteri plenipotenziari, dal momento che, almeno secondo la "communis opinio", un direttore sportivo può far tutto meno che allestire la formazione della squadra e tantomeno condurla dalla panchina...
A tutti questi problemi di non poca rilevanza si era poi aggiunto in extremis l'ennesimo forfait di un giocatore, questa volta nella persona di Hristov, fermato poco prima dell'inizio della partita con il Teramo da un problema di natura fisica.
Insomma, giovedì scorso c'erano tutti i presupposti e gli ingredienti per celebrare il "de profundis" della Ternana anche per quanto concerne il campionato di Serie C stagione 2018/2019.
È successo invece che Gigi De Canio, facendo di necessità virtù, si è visto costretto a schierare una squadra imbottita di ragazzini e i giovanotti in questione lo hanno ripagato con una prestazione spumeggiante e soprattutto decisiva.
Alla fine è arrivata una vittoria che se non allontana definitivamente la crisi, perlomeno rimette un po' a posto i cocci di una classifica discreta ma ancora non particolarmente esaltante, visto che il "bruttissimo, ma efficacissimo"  Pordenone dell'ottimo Attilio Tesser viaggia ancora con 7 lunghezze di vantaggio sui rossoverdi, anche se ancora c'è da recuperare il confronto interno con la Sambenedettese.
Una partita per niente trascendentale quella contro il Teramo, per carità. Nulla di spettacolare.
Però si è vista in campo una squadra vogliosa tignosa, aggressiva e soprattutto concentrata, salvo il momentaneo sbandamento del gol del pareggio (bellissimo, ma immeritato) nell'unico tiro in porta scagliato dagli abruzzesi verso la porta di Iannarilli in tutta la partita.
Ma soprattutto si sono viste delle performances veramente straordinarie da parte di Pobega e Giraudo, due ragazzini per i quali è facile prevedere un futuro calcistico radioso.
E accanto a queste due "più che promesse" hanno ben figurato anche Callegari e Butic, sia pure impegnati part time dal mister rossoverde.
Facile dire a questo punto che il merito va ascritto a chi li ha scelti a suo tempo...
Ma prima che qualcuno dall'alto della sua onniscienza calcistica alzi la "cresta" (...) accusandomi di eccessivo "Pagnisteo" (!), mi limiterò semplicemente a dire che sicuramente per De Canio è una bella fortuna avere a disposizione anche queste giovani frecce nella propria faretra.
Tutto il resto è noia, perché alla fine l'importante è la sostanza; e la sostanza sono stati i tre punti vitali conquistati dalla Ternana soprattutto per merito delle giovani leve.
A tal proposito non trascurerei neanche le prestazioni dei due frizzanti esterni Frediani e Bifulco, altri giovani sui quali si può puntare tranquillamente.
Reso doveroso merito anche alla sostanziosa prestazione di Lopez, impegnato nell' inusitato ruolo di difensore centrale e apprezzato adeguatamente lo sforzo di giocatori e società nel cercare di minimizzare e ricondurre alla normalità le diatribe interne allo spogliatoio, non resta da far altro che concentrarsi sull'impellente necessità di centrare i tre punti domani nella trasferta di Rimini, prima giornata del girone di ritorno.
Perché solo una vittoria potrà permettere alla Ternana di continuare ad alimentare i sogni di riaggancio alla vetta della classifica.
Motivo per cui, arrivi come arrivi, un auspicabile successo in terra romagnola diventa a questo punto nodale e decisivo per i futuri destini rossoverdi.
Un'autentica "condicio sine qua non".
Del resto, l'impresa non dovrebbe essere impossibile visto che meno di un mese fa il Rimini se ne è tornato a casa con tre scudisciate sul groppone...
Concludo con due parole sull'imminente ingaggio di Luca Leone, un professionista sicuramente di grande valore che andrà a ricoprire il posto lasciato vacante dalle dimissioni di Danilo Pagni.
Sul ruolo che dovrà ricoprire effettivamente l'ex direttore sportivo del Pescara sicuramente poco mi è dato da intuire, anche se dalle parole della dirigenza sembrerebbe che al DS verranno conferiti poteri di notevole spessore, che travalicano la semplice attività di mercato e di "trait d'union" tra società e squadra.
Se sarà così, mi auguro che tale autorevole investitura incontri anche la benedizione di De Canio, tanto per non andare incontro a sgradevoli precedenti...
Intanto circolano i primi nomi di giocatori che andrebbero a rinforzare la rosa della squadra e sono nomi sicuramente altisonanti: Fornasier, Soddimo e Maiorino. Roba di lusso se fosse vero!
Si tenga però sempre bene a mente che con i soli "nomi" i campionati non si vincono...

Ciò opportunamente precisato, colgo l'occasione per augurare a voi lettori e ai vostri cari un 2019 pieno di salute, serenità e prosperità.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 29 dicembre 2018 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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