Mosci, lenti, prevedibili, disorganizzati, irritanti, privi di grinta.
Così sono apparsi i giocatori della Ternana in occasione della disastrosa trasferta di La Spezia.
Aggiungo un caloroso ringraziamento a Benny Carbone e al suo staff per lo straordinario livello di preparazione fisica fatto raggiungere ai propri ragazzi...
Diciamoci la verità: un pò tutti ci saremmo aspettati una Ternana ben diversa dopo la vittoria contro il Cittadella. Invece il risveglio è stato ancor più brutto di quanto si potesse immaginare il più pessimista dei tifosi rossoverdi.
Gli uomini di Di Carlo (complimenti) hanno letteralmente "giocato" con le "mosciarelle" nostrane, soverchiandole sia dal punto di vista fisico, che da quello tecnico - tattico. 
Dal marasma generale salvo solo Robert Acquafresca, smanioso (lui si) di dimostrare di non essere venuto a Terni a svernare. Punto e basta.
Qualche perplessità pure sul modulo adottato da Gautieri e su alcune sostituzioni ritardate.
Risultato?
Eccoci qui a 3 giorni dalla "madre di tutte le battaglie" a leccarci le ferite e a sperare in un' impresa che, per quello che si è visto in terra ligure, appare assolutamente improba.
E con una classifica che definire disastrosa è fin troppo eufemistico.
Parliamoci chiaro: lo spettro della retrocessione diretta è più che un'ipotesi attendibile. Anzi, continuando così le cose, è praticamente scontata!
E l'inversione di tendenza passa soltanto attraverso un solo risultato: battere il Perugia!
Allora, a questi giovanotti che indossano la gloriosa maglietta rosso verde (forse nemmeno rendendosi conto dell' onore che li ha investiti e delle responsabilità connesse) e ai quali spero serva la frustata iniziale di questo editoriale ai fini di una bella autocritica, voglio ricordare che cosa significa per Terni e per i Ternani questa partita.
Qui, cari ragazzi, non si tratta del solito derby come tanti ce ne stanno. Qui è in ballo qualche cosa di enormemente più importante della mera supremazia calcistica regionale!
A tal proposito vi consiglierei di andarvi riguardare la storia di Terni e di Perugia, partendo dall' epoca preromana, dove la supremazia regionale era contesa tra gli Etruschi di lassù, e i Naharki di quaggiù (unici veri Umbri!); passando poi per quello che è successo nel corso dei secoli successivi, fino a giungere addirittura ai giorni nostri, nel momento in cui la mano forte di Palazzo Cesaroni continua ad abbattersi inevitabilmente solo e soltanto sulla Conca, con il beneplacito dei nostri politici locali, più attaccati al cadreghino, che non a portare avanti discorsi di salvaguardia del territorio ternano.
Opinione mia questa e, in quanto tale, sicuramente non condivisibile e contestabile, ma pur sempre "critica esprimibile". E, a sostegno, mi sembra che la Costituzione parli ancora chiaro.
E, per favore non ricominciamo a dire  "basta con questo vittimismo alla ternana", perché ci sono dati, statistiche e numeri inconfutabili! 
La nostra è una città ormai al limite del collasso, depressa, depauperata da scelte antieconomiche ed incomprensibili. Assolutamente assente.
Fallimenti e chiusure di imprese e di esercizi commerciali si susseguono con cadenza quasi  giornaliera; il tasso di disoccupazione, specie quello giovanile, è elevatissimo. In compenso godiamo di un aria respirabile "allegramente " inquinata, con un indice di incidenza delle neoplasie maligne tra i più alti in Italia!
Non è che a Perugia godano di più di tanto, perché la cosiddetta "magnatora" si è ultimamente alzata di parecchio anche per i cugini di oltre Colle Capretto (per la cronaca, il confine di Stato tra la Conca ed il resto dell'Umbria);  ma è indubbio che, grazie anche al già citato strapotere politico ed economico, il capoluogo goda di miglior fortune rispetto alla nostra città.
Allora - sempre cari ragazzi - ecco che un semplice evento sportivo, diventa invece motivo di rivalsa, motivo di supremazia (almeno sportiva), motivo di orgoglio. Un appuntamento assolutamente da non fallire!
Ed è per questo che domenica vi invito caldamente a tirare fuori quegli attributi dei quali madre natura via generosamente dotato: i coglioni! 
Fatelo innanzitutto per voi, per la vostra carriera, per il vostro onore, decoro e professionalità. Fatelo soprattutto per la classifica!
Ma non dimenticate che un' intera città aspetta da voi la grande impresa per poter finalmente passare una domenica serenamente; per non sentirsi almeno per una volta il solito parente povero; per poter ricacciare indietro, magari solo per poche ore, la miriade di problemi che purtroppo ci assilla!
Fatelo per noi! Fatelo per i Ternani!
Fatelo per Terni! 
Ma, in ogni caso (e ne sono sicuro), che siano lo SPORT e la CIVILTÀ  a vincere!
In bocca al lupo FERE !

Sezione: Editoriale / Data: Gio 09 febbraio 2017 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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