...O magari di una nuova era?
Domanda lecita, o, per meglio dire, aspettativa degna di essere presa in considerazione e meritevole pertanto di alcune brevi riflessioni.
Perché l' inimmaginabile comportamento della Ternana Unicusano in questo primissimo scorcio di campionato non può non sollecitare nella tifoseria rossoverde stuzzicanti suggestioni.
La prestazione resa dai ragazzi in occasione della partita contro il Cesena offre spunti critici molto interessanti, a cominciare dall' analisi dell' atteggiamento assunto dalla squadra nel corso del secondo tempo, apparso sicuramente molto più maturo e consapevole e quindi compatibile con quello di una squadra di serie B.
In effetti, dopo le prime due partite contro Empoli e Salernitana, nel corso delle quali la Ternana Unicusano, dopo primi tempi spettacolari, alla riapertura delle ostilità era andata in riserva di energie, finendo soprattutto a Salerno con lo sciupare una vittoria che sembrava veramente alla portata, contro la formazione romagnola si è vista invece in campo una squadra capace di gestire con estrema tranquillità il vantaggio conseguito nel corso del primo tempo, riducendo all'osso i rischi sottoporta.
Questo significa che Sandro Pochesci, fatto tesoro delle virtù, ma soprattutto dei vizi palesati dall'11 rossoverde nel corso delle prime due uscite, è riuscito a infondere nei suoi quella tranquillità e quella consapevolezza nei propri mezzi assolutamente necessarie per portare in porto senza troppi affanni il risultato.
Tutto ciò fa ben sperare per il futuro, soprattutto quando si tratterà di incrociare le armi con formazioni più attrezzate, che ben poco lasceranno al caso pur di centrare l'obiettivo del risultato pieno.
Si era già intuito che il vulcanico mister rossoverde sa leggere bene le partite, cambiando modulo a seconda della necessità e azzeccando i cambi con una certa puntualità; e questo è dato assai confortante.
Se poi il mister riuscirà a dare seguito ai progressi espressi dalla squadra nel secondo tempo della partita contro i bianconeri cesenati, non è escluso che la Ternana Unicusano anche nel prosieguo del campionato possa diventare per le avversarie la classica mina vagante, "appiccicosa come la carta delle caramelle" nella fase difensiva , ma pronta nel contempo a colpire con le sue ripartenze fraseggiate di rara bellezza ed efficacia.
Sia come sia, stiamo parlando di un undici che non finisce di stupire positivamente.
E questo personaggio, giunto a Terni tra lo scetticismo generale, anche per il suo modo a dir poco singolare di porsi all'opinione pubblica, sta invece diventando il beniamino dei tifosi delle Fere, avviandosi a grandi passi ad entrare nel ristretto novero degli allenatori più amati di sempre dalla piazza ternana.
Si, va bene: siamo appena alla terza giornata di campionato e troppa acqua dovrà passare sotto i ponti...
Però, di fronte agli scenari catastrofici che tutti (salvo rarissime eccezioni) avevamo pronosticato alla vigilia del campionato, sarebbe ipocrita negare che, oggi come oggi, ci stiamo letteralmente stropicciando gli occhi dalla positiva sorpresa!
E lo testimonia ampiamente la calorosa esultanza dei cinquemila del Liberati al termine della partita contro il Cesena, quando abbiamo assistito a scene che da qualche lustro non si ripetevano a Terni, eccezion fatta per i festeggiamenti per la sorprendente promozione in serie B della Ternana targata Toscano.
Nel frattempo, la Ternana Unicusano cambierà sede, abbandonando lo storico palazzo che per anni l' ha ospitata in via Aleardi e al quale sono legati ricordi non particolarmente esaltanti.
Specie per il sottoscritto...
Di fronte al sospetto che si possa trattare di un' altra iniziativa "risparmiosa", stavolta nel senso logistico, da parte della nuova proprietà, da buon "giornalaio" della vecchia guardia quale sono mi sono preso la briga di indagare sul prossimo evento.
Ebbene, da informazioni che ho assunto da fonti solitamente ben accreditate ed attendibili, ho invece appreso che la gloriosa società rossoverde si trasferirà entro poche settimane in zona centrale e in dimora di notevole "lignaggio", oltre che di dimensioni notevolmente più ampie rispetto alla vecchia sistemazione.
Nulla di più mi ha dato al momento di sapere; ma se uniamo questa più che verosimile notizia (del resto già confermata dallo stesso presidente Ranucci) ai lavori di riadattamento e rinnovamento a norma di regolamento dello stadio (panchine interrate e altro) già effettuati da Unicusano e all' annunciato, imminente prossimo trapasso dell'intero pacchetto azionario nelle mani della società di patron Bandecchi, mi sembra di poter dire che, almeno sotto questo punto di vista, Unicusano stia facendo il suo.
Se poi questa società, anch' essa tanto discussa al suo esordio ternano (io per primo), riuscirà anche ad impadronirsi più compiutamente della gestione tecnica della "cosa calcistica", intervenendo in modo opportuno anche al rafforzamento della squadra, potremo ragionevolmente parlare dell' alba di un nuovo giorno all'orizzonte rossoverde.
Un ultimo caloroso invito lo voglio rivolgere ai tifosi rossoverdi: per favore, facciamocela finita con questa storia del disprezzo espresso da taluni nei confronti  di chi ora - loro dire -  "salta sul carro dei vincitori"...!
A parte il fatto che ancora non si è vinto niente (!) e che il campionato sarà come sempre lunghissimo e tortuoso, ma ce la vogliamo far finita una buona volta per tutte con questa storia di chi è figlio e di chi è figliastro tra tifosi della stessa squadra?
È possibile che qualcuno non riesca ancora a capire che soltanto gli idioti non cambiano mai idea, specie davanti a fatti incontrovertibili come l' attuale rendimento espresso dalle Fere?
Vogliamo provare a remare, almeno per una volta, tutti dalla stessa parte?
Poi, semmai (e tocco ferro), ci sarà tempo e luogo per criticare, per fare polemiche, per attaccare allenatore squadra, per criticare la società e la sua politica.
Ma alimentare sciocchi stati di tensione, in un momento come questo, dove sembra che finalmente i colori rossoverdi stiano tornando "positivamente" all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale, sportiva e non, solo perché nei vari consessi telematici ci si mette a litigare tra tifosi per questioni - lasciatemelo dire - di mera "leadership", mi sembra come la storia del famoso marito che, per fare dispetto alla moglie, si è tagliato gli attributi...
Suvvia, ragazzi: cerchiamo di usare un po' meglio l'intelligenza della quale Madre Natura c'ha dotato!
Alla prossima...

Sezione: Editoriale / Data: Gio 14 settembre 2017 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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