E si continua a brancolare nel buio, tra una speranza, una delusione, una preoccupazione, una dichiarazione, ora dell'uno, ora dell'altro dei tanti protagonisti di questa turbolenta estate 2018.
Bisognerà aspettare venerdì per saperne qualcosa di più; e poi probabilmente bisognerà aspettare ancora, fino a quando questa autentica "catena di Sant'Antonio" non verrà finalmente sciolta e si saprà una volta per tutte a quale campionato la Ternana sarà destinata.
Credo sia inutile dilungarsi ancora sull'aspetto giuridico-processuale della vicenda, visto che  nel corso degli ultimi tempi il tema è stato sviluppato da più parti in maniera quasi esasperante.
Da parte mia, ripongo grande fiducia nell'operato degli avvocati della società rossoverde, Fabio Giotti e l'amico Massimo Proietti, il cui pregevole lavoro in sede di stesura del ricorso avverso la sconcertante decisione del Tribunale Federale darà sicuramente i suoi frutti.
Perlomeno, questo è l'augurio.
Meno fiducia, ovviamente, nell' organo di secondo grado della giustizia sportiva, ancorché composto da Giuristi senza dubbio assai esperti di diritto sportivo.
Ma quando si entra "a gamba tesa" nei confronti del Palazzo del Calcio, c'è il rischio che si possa andare incontro a decisioni anche in palese contrasto non soltanto con la normativa federale, ma anche con i canoni più elementari e basilari della Giustizia in senso lato.
Comunque, se non bastasse il ricorso all'autorità giudiziaria sportiva, la Ternana si presenterà sicuramente "massiccia e incazzata" anche davanti al TAR competente, quello del Lazio; e in caso di nuovo esito infausto del ricorso, è già stato annunciata dalla proprietà  la proposizione  dell'eventuale appello al Consiglio di Stato.
E vedremo alla fine chi la spunterà!
Indipendentemente da tutto ciò, resta da rimarcare un fatto di significativa importanza, ovvero l' apparente ritrovata concordia tra tutte le componenti che formano il variegato mondo rossoverde.
È infatti fuori di ogni discussione che la volitiva e sdegnata reazione della proprietà all' inaccettabile decisione assunta dal Tribunale Federale nei confronti del più che discutibile ricorso avanzato dal Novara, abbia fatto recuperare parecchi punti all'establishment rossoverde, nonostante la disastrosa conclusione dello scorso campionato.
Si nota, quindi, un' insolita e per certi versi inaspettata unità di intenti tra le forze politiche ternane (sindaco Latini in primis), la società e persino la stessa tifoseria (a parte qualche isolata voce stonata proveniente, come al solito, dal " lato oscuro della forza": la rete!).
E questo non accadeva da tempo immemorabile.
Motivo per cui questo è da ritenersi un risultato di per sè sorprendentemente positivo.
Intanto, indipendentemente dal fatto se sarà Serie B o serie C, prosegue alacremente il lavoro di Danilo Pagni e di Gigi De Canio.
E i risultati si cominciano a vedere: sta nascendo infatti una squadra forte in tutti i reparti, fatta di elementi di provata esperienza, in grado di fare la differenza sia nell'uno, che nell'altro campionato, nonché di giovanotti assai promettenti.
E non finisce qui...
Quindi, voglio concludere questo interlocutorio editoriale, appeso anche lui a decisioni ancora non mature e non maturate, con un invito alla speranza.
E la speranza è che, anche se la Ternana dovesse ripartire dalla terza serie, si possa assistere a un campionato di prestigio, fatto di grandi soddisfazioni; un pò  come successe nel torneo 2011/2012, quando, con Mimmo Toscano alla guida dei suoi magnifici ragazzi, si ottenne un insperata promozione in serie B.
Perché poi, in fondo, è come il segreto di Pulcinella...
Se una squadra sa vincere e divertire, la gente torna entusiasta allo stadio indipendentemente dal campionato disputato!
A maggior ragione, se è guidata da una società che, fatto tesoro degli errori marchiani commessi nel passato recente, comincia finalmente a gestire come si deve quell' amatissimo "giocattolo" che si chiama Ternana.
In ogni caso non è detto l'ultima parola per la serie B...
E, comunque vada, sarà un successo.
Almeno lo spero...

Sezione: Editoriale / Data: Gio 26 luglio 2018 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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