Dopo l'ennesima, pesante batosta rimediata dalla Ternana in quel di Carpi, è giunta l' ora di guardarsi dritti nelle palle degli occhi con estrema franchezza! I numeri sono impietosi ed è inutile stare qui a ricordarli tutti, perché si rischia veramente la depressione. Le ultime tre sconfitte consecutive (due in casa), i nove gol incassati, la vittoria che manca dal 14 settembre e la scomoda posizione in piena zona play-out parlano chiaramente di una squadra in piena crisi di identità e di gioco. Come nasconderselo? Soltanto il più ingenuo (o..."pilotato") dei tifosi o degli addetti ai lavori potrebbe sostenere che "tutto va bene madama la marchesa"!

Ma, al di là dei numeri sconfortanti, quello che più sorprende e preoccupa sono le strane "crisi isteriche" che da qualche tempo a questa parte stanno colpendo i giocatori, specie i più giovani, i più "nuovi"... Come definire diversamente la "vacanza" non autorizzata che si è concesso Masi in occasione della partita col Trapani (sia detto chiaro e tondo: persa soprattutto per colpa sua!) o l' uscita suicida e del tutto inopportuna effettuata dal sin troppo giovane ed inesperto Sala in occasione della partita di martedì sera col Carpi (sia detto chiaro e tondo: persa soprattutto per colpa sua!)?

E come definire diversamente gli incredibili "vuoti mentali" che stanno colpendo con frequenza monotonamente ripetitiva il pacchetto difensivo (o presunto tale) della Ternana, perennemente imbalsamato, specie sui calci piazzati? E allora i casi sono due: o la maggior parte dei giocatori acquistati (?) dalla Ternana sono quanto meno inadeguatiper la categoria, oppure... ci potrebbe essere dell' altro. Un "quid" che, però, al momento sfugge a noi comuni mortali, amanti traditi per l' ennesima volta dalla adorate Fere. Inutile stare qui a discutere sulla deprimente campagna acquisti portata avanti da Ds della Ternana Cozzella: quella è e quella rimane, per lo meno fino a gennaio (quando i buoi però potrebbero essere già scappati da tempo dalla stalla...).

E' ugualmente inutile stare qui a chiamare in causa il presidente Zadotti, definendolo nella migliore delle accezioni "parsimonioso", visto che, tra l' altro, i soldi non li caccia lui, ma qualcuno che forse, dopo le spese folli e scriteriate della passata stagione, si è un po' rotto le scatole di allargare i cordoni della borsa a vanvera. E' inutile inscenare processi sommari sulla presunta incapacità e/o inadeguatezza dei due massimi dirigenti di Via Aleardi nel ricoprire le rispettive mansioni.
Certo è che costoro mancano sicuramente del dono dell' "umiltà" (dote preziosissima, che, se posseduta, permetterebbe loro di non ripetere nel prossimo futuro gli errori commessi) e del parimenti fondamentale dono della "comunicazione"; ma, fatta questa doverosa premessa, non spetta al tifoso o alla stampa assumere una qualsivoglia iniziativa o decisione in proposito, essendo queste di prerogativa esclusiva del cosiddetto "management" della società.

Il fatto è però che, quando in un azienda (seria) un qualche dirigente non funziona, lo si sostituisce senza problemi, magari "liquidandolo" corposamente, ma lo si sostituisce. Ma in Ternana questo non accade... Boh! E poi è inutile parlare di "blocco psicologico" dei giocatori, di "paura", di "mancanza di concentrazione", arrivando persino a scomodare analisti di chiara fama, perché qui si parla di ragazzoni in salute, tanto belli, tanto ricchi e tanto fortunati, al punto che non hanno mica bisogno (come, al contrario, tanti altri loro coetanei) di alzarsi - nella migliore delle ipotesi - alle 6 del mattino per andare allo stabilimento o, peggio, di brancolare nel buio più assoluto alla ricerca vana di un posto di lavoro!

E allora come andrà a finire? Facile! Finirà come da sempre finisce nel mondo del calcio: ci rimetterà l' allenatore! L' unico meno responsabile di questo autentico dramma/farsa che sta diventando la Ternana edizione 2014/2015. E, forse, "qualcun altro" ne sarà pure addirittura contento... Certo è che se la Ternana sabato prossimo non dovesse battere il Cittadella, in quello che si preannuncia un autentico scontro salvezza, la posizione di Attilio Tesser potrebbe cominciare a scricchiolare pericolosamente, perché - è noto - nel calcio non pagano mai i presidenti, non pagano mai i direttori sportivi, non pagano mai i giocatori: paga l' allenatore! E...naturalmente...pagano I TIFOSI! A proposito: in quanti saremo al Liberati sabato prossimo?
In 3.000? In 2.000? Chi di dovere MEDITI opportunamente su questi numeri deprimenti, evitando però di prendendersela con i tifosi che non vengano allo stadio... E magari, faccia anche lui una capatina in uno dei tanto presidi degli operai dell' AST che in questi drammatici giorni stanno nascendo a Terni come i funghi, evitando possibilmente di nascondere i propri errori dietro il paravento della crisi delle Acciaierie, come ha già tentato di fare!
Alla prossima!
Sperando di aver fatto solo un brutto sogno e di aver scritto una massa di fregnacce...
 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 30 ottobre 2014 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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