Come è noto il "cessate il fuoco" è una temporanea interruzione di un conflitto, in cui ogni parte in causa si accorda con l' altra parte per sospendere ogni azione aggressiva.
Orbene, trasferendo questa suggestiva locuzione dalle nostre parti, va subito precisato che qui a Terni per fortuna non c'è nessuna guerra in corso (anche se certe ardite strutture viste in centro, dipinte oltretutto in biancorosso, fanno pensare a un ospedale da campo...).
Semmai, però, sono i residui tifosi delle Fere ad essere scesi sul piede di guerra dopo la vergognosa disfatta di Ferrara contro la "Società Polisportiva Ars et Labor".
E' infatti notizia dell' altro giorno di un' accesa contestazione verbale mossa da un gruppetto di tifosi all' indirizzo del tecnico e di alcuni giocatori, per poco non sfociata in deprecabili contatti fisici.
Ed è dunque a questi tifosi, ma anche a tutti gli altri rimasti profondamente delusi dopo la "Caporetto" di Ferrara e la magra rimediata col Vicenza, che - novello Ban Ki Moon - chiedo il "cessate il fuoco" nei confronti della società di Via Aleardi.
Anche perchè venerdì prossimo ci attende l' ultima, cruciale tappa di questo disgraziato girone d' andata: l' atteso confronto con l' Ascoli.
Un match secondo come importanza soltanto al derby con il Perugia, per la rivalità storica che divide le due tifoserie e per i natali che il capoluogo marchigiano ha dato a certi indimenticabili "personaggi "che  a Terni hanno lasciato un segno indelebile...
Partita fondamentale, sia ben chiaro!
Perchè un' auspicabile vittoria permetterebbe in ogni caso alla Ternana di girare con il minimo sindacale di 23 punti e con discrete speranza di salvezza.
Ma, al contrario, un pareggio o peggio una sconfitta, spalancherebbero probabilmente  alle Fere addirittura le porte di un autentica "mission impossible"!
Pertanto, è verosimile che un' eventuale mancata vittoria darebbe la stura ad un' ulteriore contestazione (civilissima, è ovvio) da parte di qualche tifoso esasperato; ma, soprattutto, provocherebbe il distacco definitivo anche di quei pochi tifosi che, nonostante tutto, continuano a venire allo stadio.
Ciò premesso, mi permetto di replicare alle inevitabili contestazioni che saranno mosse a queste mie parole dai pochi "privilegiati" che hanno avuto il dono di essere gratificati dello speranzoso verbo proferito dal massimo esponente della società di Via Aleardi, sostenendo, innanzitutto, che ognuno è libero di farsi prendere in giro come gli pare; e affermando "in secundis" che, se è vero come è vero che ci sarebbe (e ci sarà) comunque tutto un girone di ritorno per rimettere a posto i cocci, è anche vero che è questa squadra, così come è stata allestita, non da la benchè minima garanzia di affidabilità e, soprattutto, di continuità, vista e considerata anche la giovane età e l'inesperienza dei pur bravi giovanotti ingaggiati quest'anno.
Ergo, se la proprietà vuole veramente dare seguito ai favorevoli auspici proferiti ai pochi "eletti" dal Presidente pro-tempore, è assolutamente necessario che in sede di mercato di riparazione provveda all' ingaggio di almeno 4 giocatori "veri": un portiere valido (a meno che non si voglia dar finalmente fiducia anche a Piacenti, che probabilmente è il miglior numero 1 a disposizione del G.M.), un difensore di provata ed efficace esperienza, un centrocampista di pura qualità e tanta quantità e un attaccante da doppia cifra. Possibilmente di categoria.
Costano troppo?
Nessuno ha obbligato Simone Longarini a diventare Presidente/A.U. della Ternana Calcio, per cui, se vuole veramente essere meritevole di cotanta carica, che si regoli di conseguenza.
Perchè, così non facendo, finirebbe per dare irrimediabilmente ragione innanzitutto a Panucci (!) e poi ai tanti che vedevano la Ternana già retrocessa in agosto; e successivamente a tutti quelli che si sono aggiunti alla consistente schiera degli insoddisfatti all' indomani dell' inusuale, suggestiva riconferma del G.M., con tanto di prolungamento del contratto.
A chi volesse censurare queste mie acide considerazioni dopo gli elogi proferiti all' indomani della mini-serie positiva di qualche settimana fa, consiglio caldamente di andarsi a rileggere i miei due ultimi editoriali e, soprattutto, di rivedere (se ce la fa...) la partita Spal-Ternana...
E, comunque, per avallare queste amare considerazioni basta la semplice constatazione che mai la Ternana era scesa così in basso nei precedenti campionati di Serie B targati Longarini.
Ai poco più di 1000 spettatori che venerdì sera avranno il coraggio di sfidare il freddo per andare ad assistere alla partita (ma quale cervello bacato si è inventato di far giocare una partita di calcio il 30 dicembre alle 20:30...?), rivolgo invece l'invito a sostenere dal primo all'ultimo minuto i giocatori rossoverdi; e questo anche per non fare brutta figura rispetto al migliaio di tifosi ascolani che si preannunciano presenti sugli spalti del Liberati (ma ci credo poco).
Siamo comunque ad una prima resa dei conti.
Chiudere il girone d'andata con una vittoria significherebbe poter vivere la successiva sosta invernale in maniera relativamente tranquilla e senza eccessivi costi in sede di calciomercato di riparazione, spese in ogni caso da affrontare senza mezzi termini e scuse.
Diversamente, è inutile nasconderselo, la situazione diventerebbe decisamente critica e solo un notevolissimo sforzo da parte della proprietà potrebbe fare rifiorire una qualche speranza fondata di salvezza.
Ma, dati i precedenti, tutto mi sembra possibile meno che la società romano- marchigiana sia intenzionata a svenarsi pur di risolvere i problemi strutturali della squadra.
Staremo a vedere.
Intanto peró in bocca al lupo alle Fere per la partita contro l'Ascoli, rinnovando l'invito proferito alle genti rossoverdi nell' "incipit" di questo editoriale: "cessate il fuoco" !

Sezione: Editoriale / Data: Gio 29 dicembre 2016 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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