È l' accorato e rabbioso "grido di dolore" che tutta la tifoseria rossoverde sta urlando a squarciagola, implorando la fine di questa stucchevole, infinita, mortificante farsa che sta squalificando per l'ennesima volta l'Italia pallonara di fronte a tutto il resto del mondo.
Mai visto tanto pressapochismo, tanta confusione, tanto caos, tante squallide lotte di potere interne, tanti personaggi discutibili pronti soltanto a curare i propri esclusivi interessi, messi tutti insieme in una tragedicommedia sportiva di proporzioni bibliche senza precedenti, che, però, assomiglia sempre di più ad una soap opera di bassissima lega. 
Ma, in fondo, a questa gente che si attacca alla miseria di meno di 700.000 euro di surplus, a certi personaggi che, puntando ad una poltrona presidenziale e sapendo di poter contare solamente su 10 voti su 22, riescono in qualche oscuro modo a far ridurre il format del campionato di Serie B a 19 squadre, ottenendo quindi la maggioranza dei voti necessaria per accaparrarsi il cadreghino, cosa può interessare se il calcio italiano  va alla deriva, collezionando una serie infinita e squalificante di figure barbine...?
Sorvolerei inoltre sulla "curiosa" composizione di certi organi collegiali chiamati a decidere l'assetto futuro del calcio professionistico nostrano, la cui presidenza viene affidata a parenti prossimi di legali di parti in causa, sia pure indirettamente...
Cose che succedono solo in Italia, specchio fedele del caos attualmente regnante nel nostro disgraziato paese.
Insomma, in questa incredibile estate 2018 abbiamo assistito a tutto e di più.
Qui a Terni pensavamo di aver toccato il fondo dopo aver subito anni di "dittatura Longariniana"; dopo aver assistito alla rivoluzione copernicana di Unicusano, purtroppo soltanto annunciata e non realizzata, con tanto di amarissima retrocessione finale in terza serie; dopo aver assistito alle performances di protagonisti più degni di un cabaret, che non di un palcoscenico calcistico; dopo aver visto i tifosi spaccarsi, litigare, ingiuriarsi tra di loro, minacciarsi anche di morte soltanto per il fatto di pensarla diversamente...
Mai successo in oltre 40 anni che seguo le Fere!
Eppure ci voleva pure questa.
L'unica cosa positiva è che, almeno questa volta, la società rossoverde non c'entra niente.
Anzi, ha cercato di fare il possibile per far sì che i suoi sacrosanti diritti, così ignominiosamente calpestati, venissero rispettati.
Ma non c'è stato verso... Perché nel calcio italiano contano solo gli interessi personalistici e non certo il rispetto del diritto.
Ma ora cominciamo finalmente a giocare a calcio, perché sinceramente non se ne può più!
E pazienza se dovremmo ripartire dalla Serie C; in fondo ce la siamo meritata tutta e quindi andiamo a riconquistarci la cadetteria sul campo!
Mi si perdonerà l'eccessivo semplicismo e populismo di questo parto del mio confuso ingegno, ma sinceramente non me la sento più di buttarmi in dotte disquisizioni tecnico-giuridiche o in analisi esegetiche su quello che è stato, quello che è e quello che sarà...
Io, come tutti del resto, ho soltanto voglia di vedere la Ternana tornare a giocare e, possibilmente, di vederla tornare a vincere.
Subito!
A cominciare da domenica prossima a 
Pesaro.
La squadra, almeno sulla carta, c'è tutta.
Anzi, Gigi De Canio ha praticamente a disposizione due squadre, tanto è stato lo sforzo della società di Via della Bardesca per allestire una formazione competitiva in grado di garantire un pronto ritorno in serie B (ovvero il minimo sindacale, dopo i disastri della scorsa stagione...).
Al tecnico il compito, non certo facile, di trovare la formazione migliore e possibilmente di iniziare subito col botto.
E questo anche per non affievolire e raffreddare il ritrovato entusiasmo dei tifosi delle Fere, che, tra l'altro, hanno già sottoscritto più di 1.200 abbonamenti per la prossima stagione calcistica, cui ovviamente andranno aggiunti quelli extra (sponsor, aziende, enti, ecc.).
Certo, non può essere sottovalutato l' handicap costituito dal fatto di aver giocato fino a questo momento soltanto due partite ufficiali e qualche amichevole, con una condizione atletica che di conseguenza non potrà essere nemmeno rapportabile a quella di avversari che hanno già iniziato il torneo.
Ma ci si augura che l' indiscutibile, notevolissima differenza qualitativa in favore della Ternana possa fare alla fine la differenza.
Quindi, basta così per favore!
Ora giochiamo !
P.s. avrete constatato che in questo mio editoriale non c'è un minimo di riferimento alla sentenza del Tar "in gestazione"...
Per questa ennesima puntata della telenovela bisognerà aspettare la giornata odierna.
Ma tanto già immagino come andrà a finire...

Sezione: Editoriale / Data: Gio 27 settembre 2018 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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