IANNARILLI 6 non doveva giocare per turnover, lo ritroviamo fra i pali. Nel primo tempo sicuro e accorto sulle pochissime iniziative grigiorosse. Nel secondo tempo in apertura si esalta su Coda, che poi dopo dieci minuti lo grazia. Poi la parata su Bianchetti non basta per evitare che Coda, al terzo tentativo, la butti dentro;
DIAKITE’ 6 praticamente a uomo su Vazquez, lo insegue fino alla propria metà campo. Grande dedizione, pochi errori. Su uno di questi arriva il giallo che poi (anche per logiche di turnover e cambio di sistema di gioco) lo porta fuori dal match  (dal 67’ CORRADO 6,5 appena entrato sfiora subito il gol con un bel tiro a giro che finisce sull’incrocio dei pali. Continua a macinare, butta dentro un sacco di cross, crea occasioni a sinistra: non basta);
CAPUANO 5 la marcatura su Coda in occasione dello 0-1 è leggera e uno dei più forti attaccanti della B, non perdona. E’ rimasto troppo morbido, forse sorpreso dall’arrivo di Bianchetti (non marcato). Un peccato perché era tornato a comandare la difesa con personalità si fa sentire. Sempre generoso, ci mette sempre tutto quello che ha;
MANTOVANI 6 vale per lui lo stesso discorso fatto per Diakité. E come Diakitè prova a turno a buttarsi in avanti per creare superiorità in mezzo. Riesce quasi a segnare, complice una deviazione, miracolo di Sarr. Si vede che non è ancora al massimo, si vede però che è sempre affidabile;
CASASOLA 6,5 sta crescendo la condizione. Nel primo tempo spinge molto sulla sua fascia, arriva alla conclusione, cerca sovrapposizioni, prova a creare superiorità numerica. E’ il più pericoloso nel primo tempo, uno dei più pericolosi, con il tiro che non inquadra la porta, dopo l’incrocio dei pali di Corrado, nel secondo. Va via di forza e finché ne ha, funziona (dall’86’ DISTEFANO sv ha l’argento vivo addosso: ogni volta che entra c’è una scarica elettrica: ci prova anche lui, senza fortuna);
LUPERINI 6 comincia a carburare anche lui, anche se probabilmente non è al top della condizione. Ma si fa sentire in campo, non solo con gli inserimenti. Una buona presenza, sacrificato in virtù di una squadra più offensiva (dal 67’ DIONISI 6 subito in campo, per cercare di pareggiare - almeno - la partita. Crea apprensione, arriva anche al tiro: attento Sarr);
LABOJKO 5,5 non sempre preciso ma efficace. Sicuramente come schermo davanti alla difesa, utile per alzare il baricentro della squadra e indicare l’aggressione più alta. Non riesce a far alzare i ritmi alla Ternana quando improvvisamente le Fere si ritrovano sotto (dal 78’ PYYTHIA 5,5 cerca di aumentare i giri, anche in un ruolo propriamente non suo: stringere tempi e forza le giocate. In qualche caso anche troppo);
FAVASULI 6,5 sembra inesauribile. Corre come un matto dietro a tutti gli avversari, tampona e riparte, copre e suggerisce passaggi. Strappa gli applausi del Liberati. Se pensi che alla sua prima stagione fra i professionisti, fai fatica a crederci. Continua a macinare anche nel finale di partita, anche con soluzioni estemporanee: fra i migliori senza dubbio;
CELLI 6 stavolta gioca sull’out di sinistra a tutta fascia, libero di poter correre e sprigionare la sua energia. Inizia con il piede sull’acceleratore, piano piano cerca di limitarsi per gli equilibri della squadra. Finisce in difesa, continuando comunque a spingere, nell’assalto finale;
FALLETTI 6 continua ad essere un punto di riferimento per la squadra, sventaglia a destra sinistra, per sorprendere la difesa della Cremonese. La squadra lo segue, lo cerca, lo appoggia. Lio sente la fiducia e continua disegnare calcio e a fornire assist. Non è sempre perfetto, ma è vivo. Anzi vivace, tanto da far ammonire (ed far espellere) gli avversari. Da lì in poi però, quando la Ternana va sotto e non trova spazi, Falletti non riesce a tirare fuori il coniglio dal cilindro. Poteva essere la partita della consacrazione, ma ancora non ha stappato;
FAVILLI 5,5 prende tante botte e fa un lavoro sporco che la metà basta. Cerca di difendere ogni pallone, è praticamente il trampolino a cui si appoggiano i suoi compagni per cercare di ripartire. Lui si danna e si sbatte. Non riesce però mai a tirare: è una partita di lotta. Malconcio per una botta alla caviglia, non rientra (dal 46’ RAIMONDO 5,5 gli bastano 7 minuti per arrivare subito al tiro in porta, su assist di Falletti. Poi però non riesce più a farsi notare: gli spazi si infittiscono e i palloni in area transitano, ma viene soffocato dalla difesa della Cremonese). 

Sezione: Pagelle / Data: Mer 30 agosto 2023 alle 22:35
Autore: Ternananews Redazione
vedi letture
Print