La grande paura è passata, ma – come ha precisato anche il patron Bandecchi – non è ancora tutto passato. Accogliendo dunque la positività che vorrebbe introdurre la nuova proprietà in questa fase, pur non abbassando la guardia, cerchiamo di analizzare la situazione.

Di sicuro la Ternana ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato e più di quanto in molti avevano pronosticato ad inizio stagione. Una proprietà nuova, un allenatore esordiente in categoria e molte scommesse in rosa. Ecco su queste scommesse vale la pena applaudire il coraggio della proprietà nell’appoggiare le intuizioni e la capacità del direttore sportivo rossoverde Luca Evangelisti.

Di belle scoperte in questo campionato della Ternana ce ne sono diverse. Pochesci ha avuto il merito di dargli continuità, ma Evangelisti con contorni economici ben precisi ha saputo allestire una squadra che sebbene non abbia un alto tasso di esperienza in B (ne abbiamo già parlato in precedenza) ha saputo scovare nelle categorie inferiori giocatori che in questa categoria si sono fatti apprezzare, non soltanto dai tifosi rossoverdi.

Troppo facile parlare in questo periodo di Montalto. L’esplosione del bomber siciliano è sicuramente una bella novità. Mai Adriano aveva segnato con così tanta continuità. Lo ha spiegato anche lui perché: infortuni e qualche scelta sbagliata. Ora nel contesto giusto ha trovato la sua dimensione ed è esploso. La Ternana gli ha dato la possibilità di mettersi in mostra e lui l’ha sfruttata in pieno, ma delle sue qualità Pochesci ne parlava sin dai tempi del ritiro, quando ancora Montalto era in prova.

Troppo facile parlare anche di Plizzari. Ora, però. Sei mesi fa era un azzardo. Un minorenne, classe 2000, da mettere titolare in B senza uno straccio di esperienza. Ora tutti guardano Plizzari come un veterano. Tecnicamente mostruoso, già pronto ad affrontare le difficoltà di un campionato. Ma il coraggio di andarlo a prendere, proponendo al Milan un’operazione del genere è stato un vero colpo di classe. E pensare che in quel periodo, a casa Milan, si parlava anche del prestito di Cutrone, già promesso alla Ternana, anche se poi ha cominciato a segnare con il Milan e non ha mai smesso.

Carretta è un altro protagonista. La B l’aveva vista solo in tv, magari dovrà anche essere più lucido sottoporta, ma lo strappo e la gamba che ha fatto vedere i questi primi mesi è da serie A, tanto che squadre come la Samp già si sono interessate a lui, andandolo a vedere in più di una circostanza.

Altro ragazzo con pochissima esperienza in B era Favalli: in un contesto in cui i terzini sinistri servono disperatamente, a parte un periodo di flessione dovuto alla forma fisica, Favalli ha dimostrato delle qualità indiscutibili. Anche chi ha giocato meno ha dimostrato comunque di essere integrato nel progetto: Angiulli, Varone e Albadoro. Alcuni da recuperare o rispolverare, qualcuno da scoprire. Ma le qualità ci sono.

Non aveva bisogno di essere scoperto Tremolada (altro giocatore che ha già raggiunto il suo record di marcature in serie A), ma forse solo di essere messo al centro di un progetto. Come Paolucci che ogni partita meraviglia per il dinamismo e le capacita tattiche.

Quindi tutto bene, tutto perfetto? Non c’è bisogno di intervenire sul mercato perché la squadra è già forte così? No. Questo no. Tutto è migliorabile. Per primo Evangelisti sa dove può essere migliorata la squadra. Bandecchi stesso ne ha parlato e sarà oggetto di discussione fra tutte le componenti della società per cercare di rinforzare la squadra senza andare a rivoluzionarla.

Ma per essere tranquilli, senza per forza dover soffrire fino all’ultimo e porre le basi anche per quella rincorsa alla serie A a cui punta il patron, degli interventi dovranno essere fatti. Migliorare tecnicamente la rosa, dagli più esperienza. Magari sostituire chi ha giocato meno per aumentare la competitività. La Ternana con Evangelisti ha dimostrato di avere competenze e di saper lavorare anche con budget ridotto. Allora – senza voler sembrare pretenziosi – visto il clima, vorremmo chiedere a Bandecchi un regalo di Natale, non per noi ma per la Ternana. Magari un piccolo sforzo per poter accontentare le necessità (individuate insieme) per la squadra. Oppure semplicemente continuare a fare il meglio possibile per questa squadra: essendo positivi sì (in pubblico), ma anche realisti (in privato).
Altrimenti rischiamo che anche le belle scoperte di questa stagione assumano un colore meno brillante…

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 24 dicembre 2017 alle 13:01
Autore: Redazione TernanaNews
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