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Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Cittadella 1-1

1 Partipilo è un fattore in questa Serie B

Abbiamo imparato che Anthony Partipilo è un fattore in questa Serie B. C’è poco da girarci intorno. L’esterno offensivo rossoverde ancora una volta è stato decisivo. Lui che ha già raggiunto gli 8 assist in 13 partite di campionato ora ha portato a 3 il proprio bottino di gol. Contro il Cittadella avrebbero potuto essere quattro se non avesse sbagliato la rete del 2-1 e probabilmente definitivo k.o. del Cittadella (LEGGI QUI).

2 A Lucarelli non piace prendere gol da rimessa laterale

Abbiamo imparato che a Cristiano Lucarelli non piace prendere gol da rimessa laterale. Lo ha ribadito almeno un paio di volte nel corso della conferenza stampa post partita (LEGGI QUI). Segno che quella disattenzione proprio non l’ha digerita. Anche perché la Ternana ha subito gol alla prima conclusione in porta del Cittadella e per di più in una situazione con la squadra schierata.

3 Caricare le partite non sempre aiuta

Abbiamo imparato che caricare in maniera eccessiva una partita non sempre da i frutti sperati. Lo ha ammesso Cristiano Lucarelli a fine gara quando si è assunto le responsabilità del caso. Consapevole delle qualità del Cittadella che avrebbero potuto mettere in seria difficoltà i suoi ha deciso di dedicare alla preparazione del match due settimane. Ma la sua squadra ha iniziato a fare quello che è stato provato negli ultimi 15 giorni soltanto a partire dalla fine del primo tempo.

4 Kontek, Pettinari e Capone ora è il vostro momento

Abbiamo imparato che in questa Ternana c’è bisogno di tutti. Anche di chi fino ad ora ha trovato meno spazio. A lanciare la volata ai vari Kontek, Pettinari e Capone è stato ovviamente l’allenatore rossoverde. Prima ha ribadito di avere piena fiducia in loro e poi che nelle prossime due gare ci sarà sicuramente spazio dal primo minuto per questi tre giocatori.

5 La Ternana fa sognare per 25’

Abbiamo imparato che questa Ternana può far sognare. Lo ha fatto per 25’ contro il Cittadella che nelle ultime tre stagioni ha disputato due finali playoff. Dunque non contro l’ultima squadra arrivata in Serie B. Tutt’altro. Lo ha fatto con i suoi uomini più emblematici: Partipilo, Falletti e Palumbo. I tre ai quali viene chiesto di prendere per mano la squadra e insieme fare il definitivo salto di qualità.

Alessandro Laureti

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