Fuga di giovani alla Ternana? Mammarella prova a fermare l’emorragia

Fuga di giovani alla Ternana? Mammarella prova a fermare l’emorragia

La Ternana Under 17 Campione d'Italia - Foto Ternana Calcio

Due imprese storiche, un futuro in bilico. La Ternana ha vissuto una stagione da sogno nel settore giovanile: la vittoria del campionato nazionale Under 17 e la finale playoff raggiunta dalla Primavera 2. Risultati mai ottenuti prima nella storia ultracentenaria del club. Eppure, dietro le quinte, si nasconde un retroscena preoccupante: il rischio concreto di perdere i migliori talenti.

A oggi, nessun contratto è stato firmato, nessun rinnovo ufficializzato. Il futuro dei giovani rossoverdi sembra appeso a un filo. Tocca a Carlo Mammarella, appena tornato operativo dopo la parentesi dirigenziale passata, con l’aiuto di Silvio Paolucci Responsabile del Settore Giovanile, tentare di evitare il peggio. I due ex giocatori rossoverdi sono in missione per salvare il vivaio della Ternana.

Il caso Morrone e la beffa playoff

La conferma dello stallo arriva dall’addio di Stefano Morrone, tecnico della Primavera, che ha guidato i suoi fino alla finale playoff persa ai rigori contro la Virtus Entella. Dopo appena un anno, Morrone ha lasciato Terni per accasarsi al Bologna. Il suo ritorno la scorsa estate era stato voluto da Mammarella e dall’ex coordinatore Antonio Palladinetti, entrambi intuizioni del precedente diesse Luca Leone.

Un episodio emblematico: nella finale di ritorno, Morrone non ha potuto contare su Bellavigna e Montenegro, convocati da Liverani per la prima squadra. Due assenze pesanti, che bruciano ancora di più oggi, a giochi fatti. La Ternana avrebbe perso comunque ai rigori con loro in campo? Domanda che resterà senza risposta, ma il rammarico resta.

Montenegro e gli altri: l’emorragia dei talenti

Montenegro è tra i tanti gioielli del settore giovanile ai quali non è stato offerto un contratto. Il rischio è concreto: molti di loro sono nel mirino di club di Serie A e B e potrebbero lasciare gratuitamente. Un patrimonio tecnico e umano che la Ternana rischia di perdere senza alcun ritorno.

Da qui la scelta di Mammarella: contattare uno a uno i ragazzi e, in alcuni casi, anche le famiglie. L’obiettivo è chiaro: illustrare il nuovo progetto rossoverde, basato proprio sui giovani cresciuti in casa. Perché cercare fuori ciò che si ha già in casa?

Una svolta attesa da decenni

Da troppo tempo la Ternana non vede un calciatore del proprio vivaio imporsi stabilmente in prima squadra. Questa potrebbe essere la stagione della svolta. Ma serve visione, coraggio e programmazione. E serve soprattutto non perdere chi è stato formato internamente con anni di lavoro e sacrifici.

Se Mammarella riuscirà a evitare l’esodo, eviterà anche quello che molti considerano uno sfregio al lavoro svolto negli anni passati. La Ternana ha già celebrato due imprese. Adesso è il momento di non rovinare tutto con scelte miopi o ritardi inspiegabili.