Rosso: l'arbitraggio. 
Non cercare alibi per la sconfitta della Ternana a Salò, questo è l'imperativo che tutti si stanno ponendo in queste ore, perchè la sconfitta brucia ancora forte, per tutta una serie di motivi: essere passati in vantaggio per poi farsi raggiungere, aver pareggiato per poi fare la frittata e perdere una partitta importantissima per rimettersi in carreggiata, accumulare due espulsioni che peseranno sulle prossime partite ufficiali, soprattutto considerando il numero di giocatori indisponibili. E' vero che la Ternana ci ha messo del suo mostrando ancora dei limiti (d'altra parte Calori ha avuto un allenamento a disposizione e non ha la bacchetta magica), ma non crediamo che possa essere considerato un alibi analizzare la scadente prestazione dell'arbitro. Quando un direttore di gara influenza in maniera così pesante l'andamento di una gara, la sua bocciatura non può passare in secondo piano. Il fallo da rigore commesso da Lopez è fiscale ma non inventato, ma il signor Marcenaro avrebbe dovuto fischiare qualche istante prima un fallo in attacco, una spinta su Pobega; il rosso all'uruguaiano è molto severo ma ci può stare, peccato che in occasione dell'espulsione di Bergamelli non sia stato altrettanto severo sull'atterramento di Giraudo nell'area rossoverde; la trattenuta su Gasparetto, al 94', è evidente, eppure si è deciso di sorvolare, di non intervenire. Ecco, è la disparità di giudizio che non ci è piaciuta, perchè se un arbitro è fiscale, lo è a doppio senso ed è vero che a rimetterci sarebbe il gioco, lo spettacolo, che ne uscirebbe spezzettato, ma almeno si dimostrerebbe quell'imparzialità e quella competenza che, a nostro modesto parere, sono necessarie se si vuole lavorare ad un certo livello. Questo fatto salvo tutti gli errori della Ternana. 

Verde: la voglia.
Ternana frettolosa, come la gatta che fece i figli ciechi, Ternana imprecisa e, come direbbero i romani, "sbraciolona", questo è tutto vero, eppure rispetto alla partita persa contro il Fano si è visto un atteggiamento meno arrendevole e più battagliero, quello che ci piacerebbe vedere sempre addosso ad una squadra che deve lottare per un obiettivo. Al di la di qualche peccato di irruenza (sanzionato fin troppo severamente, per tutti i motivi che abbiamo già analizzato), una squadra che come la Ternana, ridotta in 9 riesce a tenere botta e rischia anche di pareggiare il conto, di certo non è una squadra che ha mollato, che ha deciso di buttare alle ortiche una stagione, come qualcuno le imputa. C'è tantissimo su cui lavorare, pochissimo tempo per farlo e una lunga salita da percorrere, che non sappiamo dove porterà, ma guai a darsi per vinti, bisogna sempre provarci come ieri (magari con un pizzico in più di precisione). 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 23 gennaio 2019 alle 14:30
Autore: Marina Ferretti
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