Il presidente ha annunciato, prima ancora che il campionato finisse, una sorta di rivoluzione (LEGGI QUI). Poi ha pure detto che per lui metà squadra dovrebbe andare a casa. Sulle scelte relative a tecnico e direttore sportivo ha invece glissato (LEGGI QUI).

Ci sono contratti pluriennali in ballo, quello di Lucarelli, ad esempio, scade a giugno del 2025.

Così, anche se i rapporti tra i due e la fiducia nei confronti dell’allenatore livornese sembra essere ai minimi storici è fuor di dubbio che la ricostruzione della Ternana partirà dalla scelta del direttore sportivo.

La posizione di Luca Leone è in discussione come quella di ogni altro componente l’organico. Ma sarà inevitabilmente la prima ad essere messa sotto la lente d’ingrandimento. Perché la scelta del direttore sportivo è logicamente propedeutica a quella dell’allenatore. Dev’esserci intesa, feeling tra chi è deputato a costruire la squadra e chi deve allenarla. Quindi prima di tutto Bandecchi dovrà scegliere il direttore sportivo. Precedenza a Leone anche se qualche altro contatto il numero uno rossoverde lo ha avuto con altri direttori sportivi. Tanti che si propongono, qualcuno che magari il presidente vuole ascoltare prima di decidere. E’ un po’ quello che è successo anche nelle altre stagioni.

E sarà dal confronto tra il presidente e il direttore sportivo che scaturiranno le linee guida per la Ternana della nuova stagione che, questo è certo, punterà anche al ringiovanimento della rosa. Operazione necessaria ma non semplicissima visto che quasi tutti i rossoverdi in organico vantano contratti più o meno lunghi. Quindi si dovrà decidere se trasformare i prestiti in acquisizioni e se per altri dovrà essere trovata una soluzione in uscita. Operazione tutt’altro che semplice. Ma per una società che ha le idee chiare nemmeno impossibile

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 23 maggio 2023 alle 14:00
Autore: Ternananews Redazione
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