"Partirà, la nave partirà. Dove arriverà. Questo non si sa...". Così cantava Sergio Endrigo, uno che di fatto a Terni era ed è legato ancora adesso, uno che però non sapeva che quella nave, forse, sarebbe potuta rimanere ben ormeggiata in porto. Si, lo sappiamo che l'Arca di Noè di Endrigo non era propriamente la serie C, eppure quella che rischia di non partire (almeno a parole, ovvio) è la nave della LegaPro che proprio in questi giorni sta organizzando un ammutinamento, guidata proprio dal suo capitano francesco Ghirelli. 

Il motivo del contendere è piuttosto chiaro e, riassumendolo all'osso, suona così: si sono chiesti incentivi al governo, attraverso la defiscalizzazione, affinchè la LegaPro diventi più sostenibile e meno onerosa per i presidenti e perchè torni a far crescere il calcio italiano a partire dai piccoli comuni, richiesta alla quale non è ancora arrivata alcuna risposta. Quello che manda su tutte le furie la terza serie italiana è che non si premjno quelle società che, con tanti sacrifici, si prodigano per andare avanti e promuovere il calcio e che, al contrario, si tenda troppo spesso a tutelare chi vorrebbe pagare meno tasse per il proprio tornaconto. Insomma, la LegaPro chiede maggiore considerazione e maggiori aiuti, che servirebbero anche e soprattutto ad evitare i continui fallimenti registrati ogni stagione, pena il mancato avvio del campionato. 

Dopo una estate, quella scorsa, fin troppo ricca di tribunali e rinvii, dopo una primavera fatta di ricorsi, retrocessioni prima avvenute e poi annullate, ancora una volta di regole non applicate e poi improvvisamente di nuovo utilizzate, quello che sembra esserci all'orizzonte è una nuova bufera, ancora dubbi e incertezze, di nuovo rischi. E allora, mentre a Terni e in altre piazze (come giusto che sia) ci preoccupiamo di questo o quel giocatore, del rinnovo di Tizio o della cessione di Caio, quello a cui si va incontro è il rischio di nuovi tumulti, di altre squadre che potrebbero saltare, di società che potrebbero iscriversi sopra le proprie forze, tutto quello, insomma, di cui non si sentiva affatto la mancanza. E intanto le settimane corrono, i giorni volano e luglio si avvicina a grandi passi, coi suoi ritiri e il suo mercato, le sue maglie e le sue presentazioni ufficiali.

Partirà, la nave partirà... Speriamo!

Sezione: Editoriale / Data: Sab 15 giugno 2019 alle 18:00
Autore: Marina Ferretti
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