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La differenza fra silenzio e segreto

Ora se le nostre ricostruzioni sulle immagini di Galileo sono corrette immaginiamo che il presidente (o chi per lui) faccia chiarezza pubblicamente, che ci racconti a che punto è la trattativa nella formula che preferisce. E’ sempre stato un esempio di chiarezza e di franchezza, a rischio di essere urticante. E siccome in ballo c’è proprio il futuro della sua e della nostra Ternana, con i presunti nuovi acquirenti che si sono fatti un giro allo stadio, immaginiamo che continui ad esserlo.

Altrimenti non possiamo che catalogare questa uscita al Liberati come un divertissment. Peraltro con un timing decisamente stonato. Sotto l’insegna del silenzio, nella settimana del derby, dei presunti compratori si presentano al Liberati ad incontrare Paolo Tagliavento. Tra silenzio e segretezza (o discrezione) c’è però una sottile differenza. Essere in silenzio ma farsi vedere non significa agire in segretezza, tanto per essere chiari. E come se giocando a nascondino ci mettessimo ad urlare…

Se si voleva far rimanere segreta una trattativa bastava non andare allo stadio, di mercoledì pomeriggio. Anche perché – generalmente – questi giri si fanno a trattativa conclusa. Diciamo che lo stadio è la cosa meno “importante” da vedere: anche perché quello è e come sa Bandecchi è difficile da migliorare!

E’ vero anche che quando escono dei nomi durante la trattativa sono i primi ad essere bruciati. Sono quelli meno seri, quelli che vogliono farsi pubblicità. Ecco: non vorremmo che fosse una prima forma di pubblicità, nonostante la segretezza.

Peraltro in una settimana dove si dovrebbero evitare possibili “distrazioni”: sia per la piazza che per la squadra. C’è il derby alle porte e già Andreazzoli dovrà risolvere qualche rompicapo viste le tante indisponibilità che lo condizioneranno (inevitabilmente) nelle scelte. Aggiungere alla piazza un momento (importante) di discussione non è stata la mossa più lungimirante dell’anno, a nostro avviso. Sia da parte dei presunti compratori, sia da parte della società.

Visto che c’è silenzio e si vuole mantenere il segreto bastava incontrarsi fra 4 giorni. Oppure due giorni fa. Quando allo stadio, non ci sarebbe stato nessuno. Oppure la settimana successiva. Ecco che torna ancora la differenza fra silenzio e segreto. Questo è un silenzio che fa rumore. E se questo tipo di sensibilità non c’è stata negli ospiti poteva essere veicolata da Tagliavento (o anche lo stesso Ranucci, che della Ternana è stato presidente). O siamo noi che pensiamo male?

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Ternananews Redazione

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