Senti chi parla in casa Ternana: nessun “caso”

Senti chi parla in casa Ternana: nessun “caso”

Ieri pomeriggio alla fine della partita non c’è stato il consueto rito. Non ha parlato Ignazio Abate, l’allenatore. Ma è stata annunciata la conferenza del presidente D’Alessandro e del direttore sportivo Mammarella. 

Si è subito pensato a una comunicazione importante, a un messaggio “diverso” da lanciare alla piazza. Perché magari era successo qualcosa a cui non si era dato peso (in settimana, durante questo periodo, nella partita) e che voleva essere sottolineato.

Invece niente di tutto questo. Niente. E allora cosa è successo? Nulla. Solo che si fa fatica a crederlo, almeno nell’immediato. Il turno infrasettimanale (e quindi le tante conferenze stampa fatte e nessuna saltata), la presenza della famiglia di Abate, la sua voce stressata da una partita intensa. Tutto questo ha portato a una decisione tanto normale, quanto inusuale: hanno parlato presidente e direttore. Ma che non per questo debba portare a retropensieri di qualsiasi tipo.

Peraltro ci sentiamo di sposare al 100% le parole di D’Alessandro quando ha parlato di ottimismo. 

“L'ottimismo aiuta sempre, il bicchiere deve essere sempre mezzo pieno. Se succede qualcosa dobbiamo vedere il risvolto positivo. Vivere con ottimismo nel calcio è fondamentale. Un episodio può cambiare una partita, importante analizzare quello che succede ma essere anche critici nelle vittorie. L'ottimismo aiuta noi, a me perché lavorare nell'ambiente sereno è meglio. L'alone di ottimismo fa superare barriere insormontabili"

E’ proprio questo che deve muovere la Ternana e il mondo rossoverde. La squadra sta facendo una stagione importante, da primato. Ha un’identità ben precisa, ha delle qualità importanti per la categoria. Ha davanti una squadra, il Pescara, che sta facendo un campionato ancora più importante. Ma la squadra è lì. A parte la prima partita non ha perso più. Ha un’ottima tenuta difensiva. Sta facendo cambiare anche l’umore della piazza, dopo la delusione della retrocessione. C’è una linea di comando giovane: allenatore, direttore e presidente. Tutti alla prima esperienza e tutti con un grande entusiasmo, oltre che competenza. E questi sono i valori sui quali battere. Lo ha fatto Mammarella, dando ancora più forza all’allenatore, alla fine della partita. Parlando di Abate come valore aggiunto 

"In tempi non sospetti dicevo che Abate era il migliore nostro acquisto, so quello che ha fatto per portare questa squadra ha proporre un tipo di gioco, arriva alle 8 di mattina e va via alle 20 con il suo staff. Non si piange addosso per gli infortuni e cambi improvvisi, sapevo che era un valore aggiunto. C'è da dare merito al lavoro fatto dall'allenatore e dalla squadra, c'è qualcuno che è rimasto fermo alla retrocessione per un punto ma lo riporteremo dentro. C'è da dare grande merito all'allenatore e al suo staff per il lavoro fatto finora”

E’ questo quello che conta. Identità, coesione, integrità. Barra dritta in qualsiasi momento. Perché ci saranno anche momenti meno felici di questo, soprattutto in una corsa che a prescindere si preannuncia sfiancante (e non dimenticate la Torres). E le energie devono essere utilizzate per poterli superare, con ottimismo, con determinazione.

E allora ben vengano le conferenze stampa “anomale”! Se i messaggi sono questi, anche quelli non detti. Freschezza, ottimismo e cultura del lavoro. Questa è la Ternana.