Per metabolizzare una sconfitta in finale occorre del tempo. Se come quella della Ternana Berretti arriva nel recupero di una partita che avresti meritato di vincere di tempo ne occorre ancora di più. Se poi la squadra con cui hai perso, l'Entella, si aggiudica la Supercoppa contro una squadra di serie A, il Torino, il rammarico cresce esponenzialmente e forse servirebbe una cura di psicanalisi per far digerire quello che poteva essere e che invece non è stato. Ferruccio Mariani di professione fa l'allenatore. Ma dopo la sconfitta di Novarello si è trasformato pure in psicanalista: «Se dovessimo valutare solo la finale il rammarico per carità è tanto. A me, invece, piace analizzare tutto l'arco del campionato. Ed allora non posso che essere soddisfatto per la crescita dei ragazzi. Da quanto siamo partiti, i componenti della squadra sono cresciuti al punto che oggi possiamo dire con orgoglio che abbiamo gettato le basi per il futuro, perché alcuni di questi ragazzi sono pronti per la prima squadra. E questo è l'obiettivo che ci siamo prefissati con il presidente Stefano Bandecchi, quello cioè di provare a lavorare per far crescere atleti in grado di fornire un contributo alla prima squadra. Penso che ci siamo riusciti. Non solo. Abbiamo a disposizione un materiale umano che ci sarà utile pure per la prossima stagione». 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Lun 10 giugno 2019 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Ternananews Redazione
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