C'è una Ternana che vince nel calcio. È quella della colonia degli ex. A testimonianza che da queste parti sono stati tanti, forse troppi, tra allenatori e calciatori, a finire nel tritacarne mediatico e tifoso. A volte a ragione. Altre forse no. Sta di fatto che di rossoverdi vincenti a vario titolo ce ne se sono stati tanti. Con alcuni campionati che tra l'altro debbono ancora terminare. Tra gli allenatori la performance più brillante l'ha ottenuta Fabio Liverani. Nella stagione 2016-17 sostituì Gautieri che a sua volta era subentrato a Carbone. Sulla panchina della Ternana sedette 13 volte, ottenendo 8 vittorie e due pareggi, cioè i risultati che bastavano per la salvezza. Terminato il campionato la famiglia Longarini cedette la proprietà a Bandecchi. In tanti auspicavano la conferma del tecnico, conferma che invece non avvenne preferendo a lui Pochesci. Liverani si accasò a Lecce portandolo in B. Come neopromosso, ha ottenuto la promozione in A. Ma Liverani ha fatto dell'altro. Di quella Ternana il tecnico di origine somala ha prelevato diversi atleti. A cominciare da Petriccione. In rossoverde arrivò in prestito dalla Fiorentina. Dopo la salvezza con la Ternana ha fatto un anno a Bari fino alla consacrazione col Lecce dove ha giocato sia come playmaker che come mezzala, sfornando pure 9 assist. Consacrazione che è arrivata pure per Meccariello. Prima che un infortunio ne influenzasse la stagione, Simone Palombi ha messo a segno 8 reti. Protagonista a mezzo servizio Arrigoni che pure giocando poco rispetto allo scorso campionato, si è conquistato il titolo di uomo di fiducia del tecnico. Come portiere di riserva da registrare la presenza di Bleve. Una menzione speciale merita Lucioni che ottiene un'altra promozione in A dopo quella di Benevento.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Lun 13 maggio 2019 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Ternananews Redazione
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