Al ricorso della Ternana che verrà presentato lunedì di fronte alla Corte d'Appello Federale e se non basterà la Ternana è pronta ad andare davanti al Collegio di Garanzia del Coni e poi al Tar del Lazio fino al Consiglio di Stato e se necessario alla Corte di Giustizia Europea si accoderanno molto probabilmente anche Siena e Pro Vercelli, ma soprattutto dovrebbe farlo la stessa Figc che ha visto la propria immagine a dir poco bistrattata dal pronunciamento del TFN. Ostenta ottimismo Ranucci e fa bene, anche se i segnali di un mondo del calcio quantomeno confuso sono inequivocabili. Lo sconto di pena al Foggia (da -15 a -8) è stato bollato senza tanti giri di parole dal Procuratore Federale, Giuseppe Pecoraro, come «insoddisfacente, quasi un invito a utilizzare fondi neri». Sulla questione del Foggia è intervenuto anche il patron della Ternana, Stefano Bandecchi: «Sono contento per il tecnico De Zerbi che è stato assolto. Queste cose però fanno torto a tutte le squadre del sud che pagano regolarmente gli stipendi». Un segnale inquietante anche le dimissioni da procuratore generale del Coni di Enrico Cataldi, chiamato tre anni fa da Giovanni Malagò a guidare una riforma storica della giustizia sportiva italiana, che ha denunciato «una lobby potente all'interno del Coni» e gettato la spugna nonostante gli inviti di Malagò a rimanere. Intanto il Consiglio Federale della Figc, acquisito il parere negativo della Covisoc, ha escluso l'Avellino dalla B. La società irpina potrà fare ricorso entro il 23 luglio. 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Sab 21 luglio 2018 alle 10:00 / Fonte: Il Messaggero
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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