Dopo Norcia, che l’anno scorso aveva tenuto a battesimo la prima stagione del nuovo corso rossoverde, Cascia sta ospitando il ritiro estivo delle Fere, alacremente al lavoro agli ordini di mister De Canio. Una notizia che ha reso felice la comunità della città di Santa Rita, come racconta a “Sport Academy”, programma di approfondimento sportivo di Radio Cusano Campus, il sindaco Mario De Carolis, sottolineando l’importanza di lanciare messaggi positivi in un’ottica di ricostruzione dopo il terribile sisma del 2016.

Sindaco, ciò che conta è non spegnere le luci sulle città colpite dal terremoto: come sta procedendo la ripresa? «L’attenzione che si sta rivolgendo alla nostra città è importante, perché il terremoto ha varie fasi. Le prime fanno ovviamente più notizia, poi si rischia di cadere nel dimenticatoio. Ma la piena ricostruzione ancora stenta a partire».

Quanto è importante la presenza dello sport? «Non è solo importante, è fondamentale. Cascia è conosciuta nel mondo per Santa Rita, ma in realtà ha anche una vocazione turistica importante. Abbiamo ottimi impianti e alberghi eccezionali, soprattutto per il periodo estivo e per buona parte di quello invernale. E come dimostra l’esempio della Ternana, è un ottimo posto per il ritiro estivo delle squadre. Ci teniamo a mandare un messaggio forte e spiegare che le strutture sono tutte agibili e gli impianti sono ottimi. Quindi sapere che si può tornare a Cascia è un messaggio importante. Con la Ternana abbiamo un legame particolare. Sotto il terremoto fu fatta anche una partita dai rossoverdi per aiutare i paesi colpiti dal terremoto».

Lo scorso anno Norcia, ora Cascia: la Ternana ha sempre cercato di aiutare e coinvolgere il territorio umbro. «Per noi è fondamentale, anche come messaggio positivo: sono tanti tasselli che ci fanno tornare alla normalità. A breve inaugureremo anche l’impianto dell’ospedale che serviva anche una parte di Terni. Il fatto che la Ternana abbia scelto Cascia, ripeto, è importantissimo per noi»

Da dove si riparte per ritrovare la quotidianità? «Si deve ripartire dal lavoro e dall’aspetto sociale. Vedere i campi con i calciatori impegnati dà fiducia ai giovani. Il nostro rischio maggiore è lo spopolamento: i messaggi sportivi devono avere molta importanza, anche per valorizzare la Valnerina ed evitare, dopo il sisma, i ragazzi lascino queste terre».

Sezione: Rassegna stampa / Data: Dom 22 luglio 2018 alle 16:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
vedi letture
Print