Paolucci c’è, anche se mascherato da Zorro. Il gioco anche, e lo ha ammesso perfino il tecnico del Brescia Roberto Boscaglia. C’è il patron Bandecchi, che in settimana ha ribadito la propria vicinanza alla squadra sia fisica che mentale. Adesso non rimane altro che rimboccarsi le maniche e cercare di uscire da questo buco nero in cui l’Unicusano Ternana è entrata nelle ultime settimane, trasformando l’incredibile filotto di pareggi consecutivi dell’ultima parte del girone d’andata in una serie di brutti ko. Ne ha fatto le spese Sandro Pochesci, non ha ancora trovato la quadra esatta neanche Ferruccio Mariani, che pure per due volte su due è andato vicinissimo a spezzare il digiuno.

LAVORO DURO. Ora però, come detto dal tecnico stesso in conferenza stampa, "la squadra ha avuto un’altra settimana di lavoro per assimilare quello che voglio": al Rigamonti c’è tutto per iniziare a invertire la rotta, basta metterci coraggio e determinazione. E magari quel pizzico di fortuna che va detto non ha mai accompagnato gli universitari quest’anno, basti pensare ai 5 legni della settimana scorsa, o più in generale alle tante sconfitte maturate in extremis e immeritatamente. Ci sarà Paolucci, dunque; il centrocampista ha confortato mister Mariani nel test svolto con la Primavera, ed è stato convocato per la sfi da di Brescia: l’ultima parola spetterà a lui, se se la sentirà sarà del match. Dietro mancherà Rigione, espulso nel fi nale con l’Entella: Mariani non ha dato indicazioni precise sul nome del sostituto, ma ha implicitamente confermato la difesa a tre spiegando che Vitiello scalerà al centro e Valjent resterà sul centrosinistra.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Dom 18 febbraio 2018 alle 09:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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