Una delle cose che maggiormente ha tenuto banco, soprattutto durante l'estate, quando Longarini era sul punto di cedere la società rossoverde e Bandecchi su quello di acquistarla, è stato il cambio di denominazione sociale della Ternana, alla quale sarebbe stato affiancato, come poi è accaduto, il nome Unicusano. Una decisione non digerita da tutti i tifosi, da qualcuno rifiutata a prescindere, da altri accettatacome il prezzo da pagare per evitare la scomparsa del titolo sportivo della squadra rossoverde. 

Nelle intenzioni di Stefano Bandecchi, però, la squadra si sarebbe dovuta chiamare Unicusano Ternana, proprio come avvenne col Fondi qualche anno prima, poi le regole della Federazione hanno imposto uno scambio di posizione, e le Fere sono diventate Ternana Unicusano, Ternana U. nelle classifiche e in tv. In questo periodo non semplice per la società di via della Bardesca, con i rossoverdi ultimi in classifica e una società colpevole di non essersi mossa in tempo per evitare che la situazione si complicasse ulteriormente, è tornato in auge il nodo del nome, un nodo che oggi il patron Bandecchi ha voluto sciogliere. Il fioretto fatto è semplice: se la Ternana rimarrà in Serie B, dalla prossima stagione Unicusano rimarrà come sponsor sulle maglie, come già lo è quest'anno, ma non comparirà più nella denominazione sociale: "Ve lo do per certo: se la Ternana rimane in B, torna solo Ternana". E se, facendo tutti gli scongiuri del caso, la Ternana dovesse retrocedere? Ecco, qui la soluzione è più conflittuale. Quello che è certo, è che non si chiamerebbe Unicusano Ternana, quello che vorrebbe il patron invece sarebbe evitare di fare la figura del furbo che, dato che una sua società ha fallito l'obiettivo, gli si cambia nome per evitare che venga associata a Unicusano. "Se andiamo in C, se è un problema lo levo uguale".

La conferenza integrale del patron
Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 13 febbraio 2018 alle 17:30
Autore: Marina Ferretti
vedi letture
Print