Non ci crede, De Canio, alle porte chiuse, non ci crede eppure ha deciso che i suoi ragazzi, già dalla seduta di ieri pomeriggio, debbano lavorare lontano da occhi indiscreti e, probabilmente soprattutto, lontano da eventuali critiche e contestazioni. Una scelta discutibile, vista anche la convinzione del tecnico di Matera circa la scarsa utilità delle porte chiuse, una scelta che però va accettata proprio come le scelte di campo, nonostante si possa comunque analizzare e discutere. 

Certamente quello che De Canio sta facendo, lontano da tutti, è provare la formazione anti-Frosinone. Domenica i rossoverdi sono attesi da una partita certamente difficile, proibitiva sulla carta e in relazione a quello che dice la classifica, eppure non possono preoccuparsene. La Ternana non può permettersi più, ormai, di aspettare le sfide abbordabili, quelle alla portata per fare punti, arrivati a questo punto del campionato e in queste condizioni l'unica cosa da fare è scendere in campo e provarci, con tutti se stessi. Per fare questo, però, è senza ombra di dubbio necessario che la squadra sia equilibrata, che chi giocherà abbia la testa giusta, il cuore giusto, la tenacia giusta, ed il compito di De Canio in questi giorni è proprio questo, scegliere il miglior undici possibile senza pressione. 

Essendo quella col Frosinone una partita così importante, ecco che la scelta delle porte chiuse potrebbe essere ricondotta anche ad un fattore ambientale: lavorare con tranquillità senza incorrere in eventuali contestazioni. La scelta, di base, è comprensibile, ma va considerato anche il fatto che ad inizio settimana, al di la di qualche tifoso che, senza esagerare, ha parlato con qualche giocatore per cercare di capire cosa stia succedendo e per dire la propria, altro non è successo. Regna un certo scetticismo intorno alla squadra dopo Ascoli, un freddo distacco di contestazione, un distacco che le porte chiuse potrebbero anche aumentare, e non siamo sicuri che lavorare nella bambagia aiuti in questo momento, soprattutto considerato il fatto che le piccole scintille di protesta che ci sono state, per adesso, sono rimaste su un piano decisamente civile. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 23 marzo 2018 alle 14:30
Autore: Marina Ferretti
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