Ve lo raccontavamo già ieri sera, che Ternana-Pordenone rischia di essere il punto più basso della presenza di tifosi allo stadio da diverse stagioni: oltre allo scoramento dovuto ai risultati e ad una stagione tutt'altro che esaltante, va aggiunto anche lo sciopero del tifo che colpirà massicciamente le presenze sugli spalti, segnando una vera e propria emorragia di tifo. 

Per darvi un'idea di quanto grave possa essere la perdita di tifosi al Liberati siamo andati ad analizzare i dati dei campionati scorsi, e abbiamo scoperto che (ragionando sui numeri attuali, con la speranza che cambino) erano otto anni che la Ternana non coinvolgeva così poche persone nelle sue partite casalinghe. Al momento, giocate 16 partite fra le mura amiche nel campionato di serie C, la squadra rossoverde conta una presenza totale di 42421 tifosi, con una media di 2651 persone per ogni incontro, un dato che se non si inverte la rotta è destinato a calare da qui fino alla fine della stagione; per capire la serietà della situazione basta pensare che l'anno scorso, seppure con una retrocessione di fatto scritta da settimane, il Liberati ha contato 100141 presenze, 4769 in media per ogni partita. Vero che la serie B è un'altro palcoscenico, ma lo è altrettanto che lo spettacolo offerto l'anno scorso non era certamente dei migliori, considerando come è andata a finire. Per raggiungere un punto più basso di quello attuale, dicevamo, è necessario tornare almeno alla Lega Pro-Prima Divisione del 2010/11, che collezionò 29095 presenze allo stadio, con una media di 1711 tifosi ogni incontro. Impossibile comunque ormai che la Ternana raggiunga i dati del campionato di Lega pro-Prima Divisione targato 2009/10, quando furono appena 10500 i tifosi che varcarono i cancelli del Liberati, addirittura 618 in media per ogni singolo evento giocato a Terni. E la media rimane al di sotto dell'attuale fino al 2006/07, quando la Ternana è sempre stata impegnata in serie C1 o Prima Divisione. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 22 marzo 2019 alle 16:00
Autore: Marina Ferretti
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