Rosso - I punti.
No, non i punti che la Ternana ha in classifica, che sono pochi ma che probabilmente non è al Barbera contro la prima della classe che sarebbero dovuti aumentare. I punti che non ci piacciono sono quelli di sutura finiti sulle teste di Daniele Gasparetto e Andrea Signorini: al di la dello spavento (tanto) che hanno fatto prendere a tutti, in campo, allo stadio e davanti alle tv, quel durissimo scontro denota un'altra problematica rossoverde. Due difensori che corrono verso lo stesso pallone, senza nessun giocatore avversario nelle immediate vicinanze e non guardano mai davanti nè controllano la presenza di un compagno, mettono in luce che la squadra soffre di una certa ansia. Ansia da prestazione, ansia da punti, timore di prendere gol e quindi di dover inseguire ulteriormente, in quella testata c'è tutto il bisogno di muovere la classifica e tutta la paura di non farcela. Ora lo spavento è passato, Signorini e Gasparetto stanno bene, nei limiti del possibile, ma questo dovrà essere da monito alla Ternana: l'ansia non è mai una buona compagna in campo. 

Verde - Tamponare l'emergenza. 
Probabilmente, nei piani di Sandro Pochesci, ieri contro il Palermo c'erano da fare un paio di cambi durante il secondo tempo, magari far rifiatare qualche giocatore apparso meno brillante del solito e dare spazio a forza più fresche, cambiare il modulo in base alla necessità; invece, niente di tutto ciò è stato fatto, non per volontà dell'allenatore. Lo scontro aereo fra i due centrali ha cambiato tutto, Pochesci è stato bravo coi cambi e coloro che sono entrati, Favalli e Vitiello, sono stati altrettanto bravi ad adattarsi entrando in campo senza un minimo preavviso. I valori tecnici in campo erano tanto diversi, forse troppo, eppure la Ternana ha fatto tutto quello che era possibile fare, anche considerando la preoccupazione per i compagni e quel momento di sbandamento post-cambi. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 17 dicembre 2017 alle 16:00
Autore: Marina Ferretti
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