“Ma neanche per scherzo, ma chi l’ha detta questa cosa?”
È stata questa la reazione che ha avuto il presidente Ranucci, quando gli abbiamo chiesto se il significato del comunicato di oggi era per un suo disimpegno (come in molti hanno ipotizzato) o addirittura un disimpegno da parte di Bandecchi.
“Niente di tutto questo, ci mancherebbe pure. Non siamo abituati a scappare. I problemi si affrontano. E la testimonianza è la nostra vicinanza e l’impegno che ci stiamo mettendo, cercando di correggere gli errori”
Quindi come dobbiamo interpretare il comunicato?
“Non c’è nulla da interpretare. Continuerò a fare il presidente della Ternana, ma poiché ho assunto anche un ruolo molto importante all’Università, non potrò essere sempre a Terni. Per questo ci siamo strutturati. Con l’arrivo di Luca Leone e con la crescita di Paolo Tagliavento. Io continuerò a seguire la Ternana, senza essere tutti i giorni in città. Vedrò le partite, sarò sempre in contatto con i miei dirigenti, con lo staff e con la squadra. Continuerò a tenere i contatti con le istituzioni: quindi rispetto a prima cambia solo il mio tempo a disposizione. E mi sembrava giusto farlo sapere a tutti: perché se mi vedrete di meno a Terni non è perché ho mollato, anzi. Siccome i ternani sono abituati a vedermi in città mi sembrava corretto informare, quelli che reputo ormai miei concittadini, che non sarò presente come prima. Ho voluto fare il comunicato proprio per evitare incomprensioni”.
Il patron Bandecchi è arrabbiato per la situazione che sta vivendo la Ternana?
“Come tutti noi. Anzi: è il più arrabbiato di tutti, perché gli investimenti che ha fatto non stanno dando i frutti che avrebbero dovuto. Quindi spetta a noi (tutti noi) fare del tutto per non deluderlo”...

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 07 febbraio 2019 alle 18:27
Autore: Ternananews Redazione
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