Il presidente della Ternana Calcio Francesco Zadotti ha parlato così al Giornale dell'Umbria, in una lunga intervista, pubblicata nell'edizione odierna, rilasciata dopo la debacle interna contro il Carpi: "Da un po' di tempo, il sabato e la domenica sono giornate da incubo: le sconfitte fanno malissimo. In un mese è cambiato tutto: sembra assurdo, ma è così e non possiamo negare l'evidenza. Sta andando tutto malissimo, anche se ognuno di noi ci mette il massimo impegno: però così non basta, dobbiamo fare di più".

Il presidente commenta così l'eventualità, diventata voce in questi giorni, del possibile esonero di Tesser"Che non se ne parli neanche, non si cambia proprio niente! Mica è colpa di Tesser se siamo a questo punto. O meglio, non è solo colpa sua. Le responsabilità sono mie prima di tutto, perchè ho scelto allenatore e ds. Poi del direttore sportivo, che mi ha assicurato che la squadra era giusta per un campionato tranquillo e via via di tutti gli altri: si vince e si perde tutti insieme".

Sulle vicende societarie, poi, Zadotti ha commentato così: "Un errore grande, nei tempi della comunicazione, è stato parlare di cessione in estate, cambiando le carte in tavola a livello di operazioni di mercato. Certe cose si fanno in silenzio, si poteva parlare di un partner per Longarini e non di disimpegno. Si poteva, ma non si è fatto e adesso si paga quello che avevo detto a qualcuno mesi fa, ovvero che questa storia della cessione l'avremmo pagata alla fine del campionato. Sta succedendo, anche se sarebbe riduttivo legare questo crollo di risultati alla vicenda societaria. Ci sono altre ragioni, tra cui gli infortuni, il carattere della squadra e anche alcune scelte iniziali, da parte di noi dirigenti, poco accorte: anche se reputo il contenimento dei costi comunque fondamentale per una gestione sana di una società di calcio".

Ora la salvezza è l'obiettivo primario: "Sì, se siamo a questo punto le responsabilità sono di tutti, me in testa. Ma nessuno è escluso: tutti dovremo fare di più e lottare con il coltello tra i denti per mantenerci in questa categoria. Ovviamente diamo fiducia a Tesser, anche se certe volte esalta troppo gli avversari e non aiuta ad accrescere l'autostima dei nostri. La fiducia c'è anche nei confronti dei giocatori, perchè in campo non si risparmiano: certo, sbagliano troppo, ma evidentemente questi siamo".

Il presidente ha poi concluso: "Io sono meno presente, in questi tempi, per motivi fisici, di salute. Il ds lo sanno tutti che è poco presente. Alcune partite sono rimaste ancora da digerire per come le abbiamo perse, come contro il Carpi, ma dopo tanti mesi i veri valori vengono fuori. Siamo nel gruppo delle pericolanti, possiamo e dobbiamo uscirne visto quant'è corta la classifica. Ognuno di noi, dal sottoscritto all'ultimo degli addetti, vuole restare in Serie B: perdere non piace a nessuno. Nessuno deve essere punito, ma tutti devono essere consapevoli di aver sbagliato: ora mancano 10 partite fondamentali, un quarto di campionato nel quale dobbiamo riscattarci, perchè può succedere di tutto. Dobbiamo avere la convinzione di farcela: a cominciare da Cittadella, contro un avversario che possiamo battere. Salviamo la categoria, poi ci sarà tutto il tempo necessario per riflettere sugli errori".
 

Sezione: Copertina / Data: Lun 23 marzo 2015 alle 11:30 / Fonte: Giornale dell'Umbria
Autore: Federico Trastulli / Twitter: @f_trast
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