“Il momento di difficoltà è noto. Secondo me è un aspetto del tutto mentale”: così Antonio Cardona, ex capitano della Ternana ora imprenditore e presidente dell’Asd FerentilloValnerina ospite ieri sera a Notte Rossoverde, il programma condotto da Ivano Mari in onda su Teleterni.

“Ormai si è entrati in questo brutto vortice. Sento le persone commentare e dire che basta vincere un paio di partite per tornare in corsa. Se mi posso permettere di dare un consiglio alla squadra è di fare quadrato, mettere al sicuro la categoria per poi ripartire l’anno prossimo. E’ vero che la Ternana ha fatto un buon secondo tempo ma è anche vero che se nel primo tempo il Vicenza avesse chiuso il match non ci sarebbe stato nulla da fare. I punti contro Pordenone e Vicenza sono sicuramente buoni”.

Come mai questo altelnarsi di prestazioni?

“E’ il contesto che incide. La stagione è surreale. Terzo allenatore, anche i giocatori ne risentono molto. Gallo non ha la bacchetta magica. E’ un problema mentale che hanno i calciatori dovuto alla mala gestione. Come nomi la rosa della Ternana è la più forte del campionato, più del Pordenone. Quando una squadra parte per vincere il campionato e si ritrova nella zona bassa della classifica c’è il rischio di farsi trovare impreparati nelle partite che contano. La Ternana deve tirarsi fuori il prima possibile evitando così di farsi del male”.

80 presenze in C1 con la maglia della Ternana un solo gol realizzato e tanti ruoli ricoperti...

“Ho segnato a Manfredonia, me lo ricordo bene. Mi è capitato di giocare anche terzino sinistro perché in mezzo c’era gente forte come Papini e Di Deo”.

Che ti è restato del periodo in rossoverde?

“Lo ricordo con piacere perché sono stato il capitano della squadra della mia città quando ancora lavoravo alla Polymer. Lo ricordo anche con tanta amarezza per le esperienze avute con Poerio Macella, con Giuseppe Signori e Luigi Sartor Sartor. Io credevo che saremmo andati in B e invece sappiamo benissimo com’è andata. Da fuori rosa mi allenavo come un pazzo sperando di essere reintegrato ma non è mai successo. E’ stata un’esperienza che mi ha segnato”.

Dopo sei andato a Lucca poi hai smesso…

“Sono andato solo per prendermi una rivincita con Mascella e con me stesso. Lui voleva mandarmi a giocare a Gela dicendomi che qui a Terni non c’era spazio perché ero di Terni. Ho sempre creduto nell’importanza del lavoro, faccio un esempio: Cristiano Ronaldo ha vinto 5 Palloni d’Oro e a tutt’oggi è il primo ad arrivare al campo e l’ultimo ad andarsene. La differenza non sta nei mezzi ma nella testa, nella voglia di raggiungere un obiettivo. Sia da giocatore che nella vita di tutti i giorni. E’ il credo che avevo da giocatore e mi ha sempre ripagato. Le mie sfide personali non l’ho mai perse”.

Antonio Cardona oggi è anche il presidente dell’Asd FerentilloValnerina, società particolarmente attiva...

“Per il primo maggio abbiamo organizzato un bel torneo che ci qualifica molto. Avremo le formazioni Under 15, (prima Allievi Nazionali) di Ternana, Frosinone, Fiorentina e Lazio nostre ospiti. Non è comune vedere queste squadre nelle nostre zone. Il quadrangolare si svolgerà tutto in una giornata”.

Come procede la stagione della Prima squadra?

“Si allenano sempre in 22 e più. Fare tre allenamenti a settimana non è poco. E’ importante. Mettono l’allenatore nelle condizioni di preparare un buon allenamento. Speriamo di riuscire a disputare i playoff. Sarebbe la ciliegina sulla torta della stagione”.

Si fa o non si fa il centro sportivo a Ferentillo?

“E’ stato approvato in consiglio comunale mercoledì scorso. Ora verrà messo a bando. Se saremo noi a vincerlo partiremo con grande entusiasmo. Questo è l’aspetto fondamentale per le famiglie del paese. Cercare di riqualificare il territorio. Ringrazio il comune di Ferentillo perché si è impegnato davvero a fondo per porre le basi di un progetto fondamentale per tutta la bassa Valnerina”.

CLICCA QUI PER CONOSCERE TUTTO SULL'ASD FERENTILLO-VALNERINA

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 02 aprile 2019 alle 12:30 / Fonte: TeleTerni
Autore: Alessandro Laureti
vedi letture
Print