Berlusconi copia Bandecchi. Ok andiamoci piano con le parole però l’idea che il Cavaliere vuole portare avanti ora che è diventato proprietario del Monza è di fatto la stessa che ha provato a sposare Bandecchi al suo primo anno alla Ternana, prima di cambiare radicalmente pensiero. “Voglio una squadra d’italiani”. Oggi Berlusconi, ieri Bandecchi. Una frase che lascia spiazzati pensando a quanto, i giocatori stranieri, abbiano fatto felice Berlusconi ai tempi del Milan. Gullit, Kaka, Ronaldinho, Rivaldo, Shevchenko. 5 nomi per altrettanti palloni d’oro. Abbiamo scelto i più rappresentativi. Di stranieri nel Milan di Berlusconi ne sono passati tanti e se il club rossonero è tra i più titolati al mondo è anche merito loro. Sappiamo anche che il Cavaliere è un amante delle sfide. Con il Monza, che ha promesso di portare in A nel giro di due anni (buon lavoro perché Bandecchi disse lo stesso quando prese la Ternana in B e alla fine della stagione si è ritrovato in C) ha deciso di puntare tutto sul made in Italy. L’idea, nonostante il fallimento con il colori rossoverdi resta affascinante e meritevole del sostegno da parte di tutti. Certo un conto vincere la C con soli giocatori italiani, un conto provare l’assalto alla A. Intanto Berlusconi ha già tradito uno dei punti del suo vademecum. Oltre a giocatori italiani, li vuole senza tatuaggi, piercing e con i capelli corti. Peccato che abbia ingaggiato Iocoloano che i capelli ne ha tanti, lunghi e ricci. Ma questi saranno problemi del Monza. A questo punto però sorge spontanea una domanda. Se Berlusconi dovesse riuscire nel suo intento, Bandecchi che ha fallito, avrebbe sbagliato soltanto gli uomini? Il campo ce lo dirà. Nel frattempo a Monza si coccolano il bomber Sasha Cori che nella Ternana non ha mai trovato spazio.

Sezione: Focus / Data: Sab 06 ottobre 2018 alle 18:30
Autore: Alessandro Laureti
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