Una nuova cordata pronta a comprare la Ternana. Una cordata romana con Enrico Folgori coinvolto in prima persona, già al punto da incontrare il patron Edoardo Longarini per confrontarsi e lavorare alla possibile acquisizione del club per quello che sarebbe un cambiamento storico. Per approfondire tutto su questa questione, in esclusiva per TernanaNews.it parla per la prima volta da quando è partita la trattativa proprio Enrico Folgori.

Folgori, a che punto è questo discorso con la cordata che vuole la Ternana?

"Questa trattativa è iniziata da quattro mesi. Siamo arrivati a un punto di non ritorno: o si chiude adesso, alle condizioni su cui abbiamo discusso, oppure vorrà dire che non ci sarà la voglia da parte del patron Longarini di cedere la Ternana. Siamo a un bivio".

Come avete impostato l'offerta alla famiglia Longarini?

"Da parte nostra, abbiamo ottemperato a tutte le necessità di un'operazione simile. A cominciare dal punto di vista del nostro controllo effettivo di tutte le carte dell'affare: c'è stato un lavoro per la due diligence da 600 ore, da parte del nostro staff. Tutti i documenti sono stati controllati".

Lei che ruolo ha? Chi è a capo della cordata?

"Io non sono il capo della cordata. Io sono l'incaricato di tre imprenditori romani per seguire la due diligence, mentre la proprietà sarebbe di questi tre imprenditori di cui uno con quote maggioritarie, altri due con partecipazioni inferiori".

E ha una figura di fiducia con cui porta avanti l'affare.

"Mi sono avvalso del dottor Granata e della sua professionalità, lui già opera nel calcio come revisore contabile di Lazio e Salernitana. Ho massima fiducia nei controlli e in ogni cosa".

Ad oggi, la situazione qual è?

"Adesso dipende tutto da Longarini. Dipende dalla loro volontà di poter accettare la reale offerta, ovvero poter dare la possibilità alla cordata di subentrare da subito".

Quindi diventereste immediatamente i nuovi proprietari? Durante il calciomercato?

"Sì, sarebbe tutto immediato. Vorremmo operare da subito nel mercato: lo abbiamo scritto nel compromesso inviato al dottor Zadotti il 30 dicembre scorso, ovvero l'idea era di operare da inizio gennaio. La linea da non oltrepassare era quella di gennaio, in modo da poter lavorare sul mercato di gennaio sia in entrata che in uscita con le nostre valutazioni".

Sembrate molto slanciati: lei è ottimista?

"Sono ottimista di natura, peraltro a questa operazione lavoriamo da talmente tanto tempo... confido nella volontà manifestata dai proprietari di cedere il club. Da quelle parole che ci sono state riportate, Longarini non vuole più investire come ha fatto negli ultimi anni. E non vedo altre possibilità, perché a gennaio e febbraio ci saranno scadenze importanti dal punto di vista oneroso, economico per la società. Il ragionamento quindi è chiaro: o si pensa di monetizzare con qualche cessione, altrimenti senza un investitore non so come andrebbe tutto avanti".

Com'è cambiato il vostro approccio alle Fere durante questi mesi?

"Diamo la possibilità di dare un futuro concreto alla Ternana. E nasce anche un discorso affettivo: da 4 mesi lavoriamo sulla Ternana non solo nei numeri, ma anche sotto l'aspetto passionale. Seguiamo le partite, le trasferte e tutto a carico nostro. Siamo diventati anche e soprattutto tifosi, prendendo i biglietti personalmente. E da qui spunta anche quella voglia di operare sul mercato per dare segnali alla gente di Terni. Perché va bene la politica dei giovani, siamo tutti d'accordo su questi canoni... ma vorremmo dare qualcosa di più".

Perché proprio la Ternana nel mirino e non un altro club?

"La Ternana è un'idea nata perché gli imprenditori sono romani, dunque la logistica favorisce tutto. E uno dei tre è tifoso della Ternana, ha convinto quindi gli altri con un legame diretto. Speriamo che la proprietà e la presidenza attuale siano sulla stessa lunghezza d'onda. Noi abbiamo fatto le proposte, mostrando anche le garanzie".

E fareste mercato da subito.

"Noi aspettiamo la possibilità di operare subito. Ci sono stati un po' di ritardi ma noi siamo pronti".

Cambiereste radicalmente anche la società?

"Sì, abbiamo in mente la squadra manageriale, una riorganizzazione societaria e le dico che è stato anche predisposto un piano industriale triennale per il club con l'azzeramento del debito in breve tempo e la possibilità di rendere la Ternana un club di certo livello sotto l'aspetto delle infrastrutture, con lo stadio e con l'anti-stadio del centro sportivo, il tutto supportato da una serie di investimenti".

TernanaNews.it, un messaggio firmato Folgori e da tutta la cordata per i tifosi.

"Siamo i primi tifosi, da settembre. Precisamente dal 18 settembre. Per noi ci sono solo questi colori. Mi concedo anche una piccola polemica: ci ricordiamo tutti i nomi e cognomi dei giocatori, in che anno sono nati, quanti gol hanno fatto (sorride, ndr). Il calcio ci piace molto, abbiamo fiducia nella società che avremmo alle spalle per fare qualcosa di importante a Terni. Questa è una piazza che merita tanto, non deve vivacchiare in Serie B: c'è stato il Perugia tanti anni in Serie A, non esiste proprio. Terni merita un grande palcoscenico, magari non da subito ma con calma ristrutturando lo stadio, la società, il centro sportivo, il settore giovanile. Così i sogni diventerebbero non più un'eresia. Con noi ci si predisporrebbe per provarci davvero".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 14 gennaio 2015 alle 20:40
Autore: Redazione TernanaNews
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