"All Quiet on the Western Front"  (Ad Ovest niente di nuovo) è un film del 1930 diretto da Lewis Milestone, che durante la 3ª edizione della cerimonia di premiazione (novembre del 1930) ottenne l' Oscar al miglior film e al miglior regista.
Venne tratto dal romanzo di Erich Maria Remarque "Niente di nuovo sul fronte occidentale", ed è considerato universalmente come un classico dell' antimilitarismo, nonché una denuncia delle atrocità della guerra.
Qui a Terni, ovviamente, non si parla nè di "antimilitarismo", nè tanto meno di "atrocità della guerra", ma lo spunto cinematografico viene spontaneo nel constatare che da nessuno dei quattro punti cardinali (quindi non solo da ovest...) provengono notizie in merito alla gestione della sempre più oscura "cosa rossoverde".
E sul fatto che si tratti in ogni caso di un "fronte" dove si contrappongono due antitetiche "forze" (la società Ternana Calcio da una parte della barricata e il resto del mondo dall' altra), mi sembra che ci sia poco da discutere.
Dato l' immobilismo della stampa ternana, poco propensa, mi sembra, ad armarsi per organizzare una sortita dalle parti di Roma, onde costringere il "nemico marchigiano" a svelare i suoi piani guerreschi, ci vediamo costretti ad accogliere le notizie che provengono da altre fonti più o meno accreditate e credibili.
Ed ecco che dall' autorevole sede di Sportitalia, che si vanta di essere notoriamente ben informata, si viene ad apprendere che sarà Fabrizio Larini il prossimo D.S. della Ternana Calcio, avendo costui bruciato sul filo di lana il Capo degli Osservatori dell' Inter Massimiliano Mirabelli, che era stato da più parti indicato con il più probabile successore di Vittorio Cozzella e di Guglielmo Acri.
E sempre dalla medesima testata televisiva parte contemporaneamente la notizia che Carmine Gautieri, per sua espressa, quasi sdegnata, affermazione, non sarà mai l' allenatore delle Fere (sai che delusione...!).
Quello che più amareggia, però, è il tono vagamente malinconico che un noto commentatore sportivo di quell' emittente ha usato nell' annunciare queste notizie, facendo quasi esercizio di commiserazione nei confronti della società rossoverde e della sua residua tifoseria.
Sempre che questa "commiserazione" vada interpretata nel senso di "umana comprensione" e non di velata "presa per i fondelli"... Il che è più probabile...
Ma tanto, il fatto di essere messi alla berlina "urbi et orbi" sembra non interessare minimamente ai "Signori di Via Aleardi", così impegnati come sono nel rimescolare i loro tenebrosi progetti nel calderone dell' ignoto.
A me, invece, dopo tanto inutile clamore, viene il fondato sospetto che sia già stato tutto deciso e che l' organigramma della Ternana Calcio, almeno per quanto si riferisce ai preziosi "collaboratori esterni", abbia già i suoi connotati ben definiti.
E che questi "collaboratori esterni" (già utilizzati in precedenza per espressa ammissione dell' allora A.U. Simone Longarini) si siano già messi in moto appare fuori di ogni ragionevole dubbio.
Era già accaduto la scorsa estate, è successo nuovamente a gennaio quando "qualcuno" ebbe l' ardire di contattare un "famoso" attaccante della squadra del Capoluogo al fine di portarlo in rossoverde; ed è successo sicuramente anche nei giorni scorsi, ovvero nel momento in cui sono stati allacciati tutta una serie di contatti verso quell' allenatore o verso quell' altro...
Perchè - lo si sappia bene - se la Società tace, i procuratori invece parlano...
E allora: ma perchè non ufficializzare nome e ruolo dei suddetti, preziosi "collaboratori esterni" ?
Si teme forse una sommossa popolare?
Mai ipotesi fu più peregrina di questa, visto il pressoché totale disinteresse manifestato dalla tifoseria ternana nei confronti della propria "ex" squadra del cuore.
Che poi questa eventuale scelta della proprietà possa apparire come una sorta di restaurazione dell' "Ancien Régime" è un altro paio di maniche, ma non farebbe altro che confermare per l' ennesima volta il più che totale disinteresse della società nei confronti della città che la ospita.
Mi ero illuso, invero, che queste mie reiterate "Catilinarie" avessero potuto provocare una qualche risposta, anche piccata, anche "violenta", da parte della "cosa rossoverde", al punto da costringerla ad uscire fuori dal "black hole" nel quale si è rintanata.
Ricordo a tal proposito che ai tempi della famosa trasmissione televisiva  "Camera di Consiglio", condotta dal sottoscritto con strepitoso successo di pubblico a Canale 58 nei primi anni '90, grazie anche al generosissimo contributo di autorevoli colleghi (da Giuliana Scorsoni, a Livia Torre; da Luca Giovannetti, a Paolo Grassi; fino ad arrivare all' indimenticato ed indimenticabile Bruno Barabani, autentico maestro di giornalismo), l' allora Presidente della Ternana Franco Fedeli, di fronte agli strali acuminati che gli venivano scagliati contro in conseguenza del suo "pittoresco" (ma alla lunga efficace) modo di gestire la società, non esitava ad entrare fragorosamente in diretta per far valere la sua opinione!
Ma da quest'altra parte, invece, nessuna reazione. Tutto tace. Nulla trapela.
Quasi che la celeberrima affermazione del "Marchese del Grillo" (ne taccio l' enunciato per doverosa educazione) abbia trovato qui a Terni rinnovato splendore ed attualità...
Motivo per cui, stanco di combattere contro i mulini a vento, depongo le armi e mi metto alla finestra.
E, come è successo e sta succedendo a tanti tifosi della Ternana, debbo amaramente constatare che l' autentica passione che mi ha travolto per oltre 40 anni va sempre più scemando...
Solo un' autentica "Rivoluzione Copernicana" a questo punto potrebbe risvegliarla...
Ma i miracoli avvengono soltanto una volta.
Stagione 2011/2012.
Bei tempi...







 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 09 giugno 2016 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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